Questo venerdì in conferenza stampa, il capitano dei Rouge et Noir ha parlato della sfida che attende la sua squadra sul campo di Durban.
Come hai gestito questa settimana particolare?
Antonio Dupont: È stato molto impegnativo con il viaggio che abbiamo fatto, la deviazione, l’acclimatamento… Sapevamo che sarebbe stato un viaggio e un test importante per il gruppo e per il resto della stagione. Per il momento va tutto bene.
Com’è andato il tributo in relazione a Medhi Narjissi?
Era un dovere di ricordo da parte della società, per dimostrare la solidarietà che avevamo, anche se non necessariamente lo conoscevamo personalmente. Era importante dimostrare che la famiglia dello Stade Toulousain era unita e che pensavamo a lui. È stato un gesto avvenuto in modo naturale ed è stato un momento forte per noi.
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Come ti sei adattato alle condizioni meteorologiche qui a Durban?
Non è necessariamente caldo ma soprattutto pesante. E’ l’umidità la cosa più fastidiosa durante le sessioni, dovremo farci i conti domani, sapevamo che avremmo dovuto prepararci. Dobbiamo giocare una partita internazionale di rugby, dobbiamo farlo con i nostri metodi e i nostri mezzi. In ogni caso, quando siamo arrivati, abbiamo avuto uno shock. Abbiamo fatto quello che potevamo e lo speriamo domani (SABATO) non sarà troppo fastidioso.
Provi una certa eccitazione intorno all’incontro?
Sì, ovviamente sono tanti i fattori che sono stati menzionati, che rendono speciale questo incontro e che sono veri. Ma la cosa più importante per noi resta il punto di vista contabile. Questa è una partita cruciale per il resto della competizione. Lo sappiamo abbastanza bene da sapere che ogni punto è molto importante.
Sei l’unico residente a Tolosa ad aver giocato al Kings Park Stadium, contro gli Springboks nel 2017, che ricordi hai dell’atmosfera e dell’atmosfera?
La loro situazione è cambiata molto. Li avevamo (leggi Springboks) due volte campione del mondo da allora. Ma già allora c’era un fermento enorme per questa squadra, che è la più importante di questo Paese. Ovviamente lo sentiamo quotidianamente e lo sentiremo ancora di più questo fine settimana. Anche se sono gli Springboks ad essere davvero amati e seguiti, penso che ci saranno molte persone a sostenere gli Sharks domani.
Abbiamo perso i quarti di finale del Mondiale e cerchiamo di non pensarci più, ma, inconsciamente, ci sarà forse una parte della nostra mente che ci penserà…
Lo spettro dei quarti di finale Coppa del Mondo 2023 sarà presente?
Ci saranno sicuramente ricordi che ritorneranno. Ma oggi il contesto è completamente diverso, non c’è nessuna storia di vendetta in merito. Abbiamo perso la partita e cerchiamo di non pensarci più, ma inconsciamente forse ci sarà una parte della nostra mente che ci penserà.
Cosa ne pensi della presenza delle squadre sudafricane nella competizione?
Dobbiamo arrangiarci, anche se non è necessariamente pratico. Giocare a 5 gradi una settimana, poi a 30 gradi qualche giorno dopo, è duro per noi e per il nostro corpo. Non abbiamo scelta e nemmeno le squadre sudafricane. Mi ripeto, ma dobbiamo solo affrontare questo aspetto, essere il migliore possibile per avere una buona competizione.
Lei ha menzionato più volte l’arbitrato nelle ultime settimane, può dirci di più?
Non ho necessariamente trovato alcuna logica tra i discorsi annunciati e ciò che abbiamo vissuto sul campo. Dobbiamo avere molta velocità nelle partite, ma affrontare i tempi di mischia tardi non c’è niente di peggio per la continuità del gioco. Parliamo dell’integrità dei giocatori, dobbiamo trovare coerenza. L’impegno fisico fa parte del rugby e su questo non ho problemi, ma i discorsi devono essere allineati con le decisioni arbitrali in campo.
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Cosa pensi dei progressi delle squadre sudafricane dall’inizio della competizione?
Parliamo della difficoltà di venire a giocare in Sud Africa, ma neanche questo li aiuta. Giocare tutte le partite con la squadra tipo, con tutte le sue trasferte, è davvero difficile. Ovviamente ci interroghiamo sulla logica della competizione, ma sappiamo che queste squadre quando sono in casa, con la rosa al completo, sono formidabili.