l’essenziale
Prima dell’accoglienza dei Bulls sabato (ore 21) in Coppa dei Campioni, il tallonatore del Castres, Pierre Colonna, è tornato sull’annuncio del ritiro di Jeremy Davidson, lo scorso fine settimana, e sui primi due allenamenti della settimana.
La vittoria di sabato contro il Pau (24-19) è stata decisiva per tornare in testa alla classifica?
Sì, è stato decisivo perché se avessimo perso questa partita avremmo abbassato lo sguardo. Non dobbiamo dimenticare che il fondo della classifica non è lontano. Non dobbiamo pensare di essere salvi grazie a questa vittoria perché c’è ancora tutto da fare.
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Cosa ricordi di questo incontro?
Che quando siamo connessi e giochiamo insieme, siamo capaci di fare cose bellissime. Ma anche che rimaniamo il nostro peggior nemico.
Ti riferisci a questo finale di partita durante il quale ti sei spaventato. Come lo spieghi?
Abbiamo controllato la partita ma abbiamo commesso delle imprecisioni che dobbiamo riuscire a cancellare.
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Sabato è tempo di Coppa dei Campioni, ospitata dai Bulls. In caso di prestazione negativa dello Stade Français, un successo ti garantirà la qualificazione alla fase finale, l’obiettivo dichiarato, non è vero?
Questo è qualcosa che ci siamo prefissati a inizio stagione. Siamo ancora sulla buona strada per arrivarci. Sabato sarà una partita molto importante contro una squadra molto forte con tante nazionali. Ha un’altra rugby, che non sappiamo. Questa è la prima volta nella storia che il Castres Olympique giocherà contro una squadra sudafricana, quindi sarà una partita speciale. È emozionante perché sono giocatori che non siamo abituati ad affrontare.
Lo scorso fine settimana è stato segnato dal ritiro del vostro ex manager, Jeremy Davidson, divenuto consigliere del presidente Pierre-Yves Revol. Come hai saputo la notizia?
Lo ha annunciato dopo la partita (contro il Pau) il presidente. Penso che non ce ne avesse parlato prima per non destabilizzarci. Sembra strano ma il mondo professionale è così.
Come sono andati i primi due allenamenti di questa settimana?
È andata molto bene, come al solito. Yannick (Caballero, allenatore a bordo campo) e Karena (Wihongi, responsabile della mischia) si prenderanno cura di noi (gli attaccanti) per il momento con l’occhio di Xavier (Sadourny, il nuovo allenatore), che avrà il compito di farci giocare a palla.
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Più personalmente, hai 9 partite e soprattutto 3 mete in questa stagione. Non è niente però…
Questi sono tentativi in avanti, è solo il mio nome che risalta. Sono soprattutto gli attaccanti a segnare e ad essere premiati per il loro lavoro.
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In quale settore credi di aver fatto progressi ultimamente?
Penso di aver lavorato bene sulla chiave. Ci ho messo tanto impegno e oggi sta dando i suoi frutti. Dobbiamo continuare perché non è mai perfetto, come nella mischia e nella mia attività in partita.