La questione del merito al centro delle scelte
La grande vittoria degli olimpionici domenica sera in apertura di anno ha illustrato perfettamente ciò che Roberto De Zerbi si aspetta dai suoi ragazzi dall’inizio della stagione. Inserendo Bilal Nadir a centrocampo al posto di Ismaël Koné, anche se ingaggiato per 12 milioni di euro quest’estate, riportando Adrien Rabiot al centro della difesa e al posto di Lilian Brassier quando il punteggio avrebbe potuto permettere all’ex Brestois di rilanciarsi, Mettendo in campo Elie Wahi e Jonathan Row a fine partita, il tecnico italiano applica un principio semplice: per poter giocare bisogna meritarselo.
Rongier: l’esempio da seguire
Non si tratta quindi di privilegiare un giocatore con un curriculum stellare o ingaggiato a caro prezzo a discapito di un compagno di squadra meno appariscente sulla carta ma più meritevole in campo, sia durante la settimana di allenamento che nei weekend di allenamento. . incontro. Giornalista presso RMC SportFlorent Germain ricorda che Valentin Rongier, ottimo domenica contro il Ciel et Marine, ha fatto molta strada e simboleggia perfettamente questa nuova meritocrazia marsigliese. Mentre non giocava più, l’ex giocatore del Nantes è riemerso in maniera fragorosa, al punto da essere considerato oggi dall’RDZ come “non trasferibile”nonostante l’interesse dello Stade Rennais dei giorni scorsi.
Wahi sulla strada giusta
L’idea di De Zerbi è far capire ai giocatori con poco tempo che possono, con il loro impegno, invertire la tendenza. Elie Wahi, entrato in partita e segnato domenica sera, sembra determinato a dimostrare al suo allenatore che, come Valentin Rongier, merita di trovare il suo posto nell’11 titolare. Tocca a Ismaël Koné e Lilian Brassier fare lo stesso.
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