Le Bain Bleu, un hammam e spa adiacente a Genève Plage, è appassionato di buoni regalo. L’11 gennaio una cliente che aveva ricevuto tale buono del valore di 415 franchi si è presentata all’ingresso dopo aver prenotato online utilizzando il codice di attivazione. Ma come riporta “Léman Bleu”, le viene rifiutato l’ingresso: l’azienda pretende la versione cartacea del voucher – che l’utente ha buttato via, ma di cui ha conservato la foto. Altrimenti dovrà pagare. Lei rifiuta.
Il giorno dopo legge le condizioni generali: non vi è alcuna menzione del requisito materiale. Lei protesta. Le Bain Bleu non vuole sapere niente. Peggio ancora, non avendo onorato la sua prenotazione, il suo voucher è ormai scaduto. Allertata, la televisione locale a sua volta ha ripercorso le famose condizioni generali due giorni dopo. E lì, sorpresa. Sono state modificate e ora prevedono che siano accettati solo voucher cartacei. La Fédération romande des consommateurs indica che sono valide solo le condizioni generali in vigore al momento della transazione. Il cliente aveva quindi ragione e può agire legalmente. Le Bain Bleu, dal canto suo, non ha risposto a “Léman Bleu”.
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