In un numero eccezionale di 32 pagine, che uscirà il 7 gennaio per commemorare la strage perpetrata nel 2015, il settimanale satirico dice: indistruttibile! ».Riafferma i suoi valori che uniscono libertà di espressione e umorismo.
« La voglia di ridere non scomparirà mai! »proclama Charlie Hebdo a dieci anni dall’attacco jihadista che ha decimato parte della sua redazione, in un numero speciale in uscita martedì 7 gennaio dedicato in particolare a « ridere di Dio » attraverso circa 40 caricature scelte tra centinaia. In questa edizione eccezionale che l’AFP ha potuto consultare, afferma il giornale satirico « indistruttibile! »con, in un disegno in prima pagina, un lettore seduto su un fucile d’assalto, che legge, deliziato, questo Charlie « storico » 32 pagine.
« La satira ha una virtù che ci ha aiutato a superare questi tragici anni: l’ottimismo. Se vogliamo ridere è perché vogliamo vivere. Risate, ironia, caricatura sono manifestazioni di ottimismo. Qualunque cosa accada, drammatica o felice, la voglia di ridere non andrà mai via. »sottolinea Riss, il suo direttore, nell’editoriale che ripercorre gli ultimi dieci anni segnati, a suo dire, da un « situazione geopolitica » chi è « aggravato ». « Oggi, i valori di Charlie Hebdo, come l’umorismo, la satira, la libertà di espressione, l’ecologia, il secolarismo, il femminismo per citarne solo alcuni, non sono mai stati così messi in discussione ». « Forse perché è proprio la democrazia a trovarsi minacciata da rinnovate forze oscurantiste »spiega.
Il 7 gennaio 2015, 12 persone sono state uccise nell’attacco al settimanale da parte dei fratelli Kouachi, francesi che avevano giurato fedeltà ad Al-Qaeda. Tra loro, otto membri della redazione: i designer Cabu, Charb, Honoré, Tignous e Wolinski, la psicanalista Elsa Cayat, l’economista Bernard Maris e il correttore di bozze Mustapha Ourrad. Charlie Hebdo è stato bersaglio di minacce jihadiste sin dalla pubblicazione delle caricature del profeta Maometto nel 2006.
Concorso « Dio ride »
Il quotidiano, la cui linea “anticlericale” non è mai cambiata, ha lanciato a fine 2024 un concorso internazionale tra vignettisti della stampa sul tema #Ridere di Dio, invitandoli a “Attira la tua rabbia contro l’influenza di tutte le religioni sulle tue libertà”. Dei 350 disegni ricevuti, quasi 40, « il più efficiente e di successo »sono pubblicati nel numero dell’anniversario.
Tra questi, uno rappresenta un Cristo in croce che si filma con un telefono con un sottotitolo che lo avverte « l’uccellino sta per uscire »un altro mostra una madre e suo figlio in un paesaggio di rovine che lo dicono a se stessi« un dio va bene, tre ciao il danno »un designer si chiede se disegna « un ragazzo che disegna un ragazzo che disegna Maometto, va bene? ». Un altro schizzo raffigura un uomo che si chiede « come caricaturare ciò che non esiste? Questa competizione è completamente stupida ».
Libertà di espressione, diritto fondamentale »
Il quotidiano pubblica anche i risultati di uno studio Ifop realizzato nel giugno 2024 per la Fondazione Jean-Jaurès, secondo cui il 76% dei francesi ritiene che « la libertà di espressione è un diritto fondamentale » e quello « la libertà di caricatura è una di queste ». Il 62% degli intervistati si dice favorevole « diritto di criticare in modo oltraggioso una credenza religiosa, un simbolo o un dogma ». L’indagine è stata effettuata tramite questionario online autosomministrato dal 31 maggio al 1 giugno su un campione di 1.000 persone, rappresentativo della popolazione di 18 anni e più.
Gli attentati del 7 gennaio 2015 hanno suscitato emozione in tutto il mondo e hanno dato origine a uno slogan di sostegno: « Sono Charlie ». L’11 gennaio, le manifestazioni hanno riunito quasi quattro milioni di persone in tutta la Francia, con molti capi di Stato e di governo nel corteo parigino.
Dieci anni dopo, le commemorazioni organizzate questo martedì 7 gennaio si svolgeranno alla presenza del Presidente della Repubblica, di diversi ministri e del sindaco di Parigi. Inizieranno alle 11:30 nell’XIe distretto, dove Charlie Hebdo aveva la sua sede nel 2015. Continuerà in Boulevard Richard Lenoir, dove è stato ucciso l’agente di polizia Ahmed Merabet. Si concluderanno alle 13.10 con un omaggio alle vittime del negozio Hypercasher Porte de Vincennes di Parigi: lì furono uccise il 9 gennaio quattro persone di fede ebraica. Lunedì il tribunale dei minorenni giudica l’uomo che ha aggredito due persone con un chopper nel settembre 2020 davanti all’ex sede di Charlie Hebdoignaro che il giornale avesse lasciato la sede dopo l’attacco del 2015…