Il Manchester City ha vissuto un'altra giornata da incubo in campo all'Aston Villa, perdendo 2-1 in una partita segnata dall'impotenza degli Skyblues di fronte alla disciplina tattica dei Villans. Questa battuta d'arresto potrebbe alimentare dubbi su Pep Guardiola, ora sotto pressione dopo prestazioni poco brillanti.
Fin dai primi minuti l'Aston Villa ha imposto un ritmo infernale. Approfittando di un errore in ripartenza di Gvardiol, Jhon Duran sfiora il vantaggio al 2', ma Ortega salva la sua squadra. Tuttavia, il portiere del City non può fare nulla al 16', quando Duran completa un contropiede perfettamente orchestrato da Tielemans e Rogers. Il punteggio d'apertura già illustrava la superiorità tattica e l'aggressività dei giocatori di Unai Emery.
Il City prova a reagire, monopolizzando il pallone con il 59% di possesso palla, ma senza alcun vantaggio. Foden e Haaland, simboli di un attacco apatico, si sono scontrati con una difesa compatta guidata da Konsa e Torres. La frustrazione è culminata in gesti rabbiosi, come il cartellino giallo di Grealish. Il colpo finale arriva al 64', con un capolavoro collettivo completato da Morgan Rogers. Il City, sopraffatto in tutti i settori, non riesce mai a invertire la tendenza, nonostante gli ingressi di Doku e Savinho, prima che Phil Foden riducesse il punteggio troppo tardi.
Questa sconfitta, sintomatica delle recenti difficoltà del Manchester City, potrebbe segnare una svolta. Se Guardiola resta un maestro tattico, le sue scelte sono sempre più criticate. Il futuro del catalano sulla panchina dei campioni in carica sembra più incerto che mai.
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E' stato un disastro per il Manchester City che ha concesso un'altra preoccupante sconfitta all'Aston Villa. Pep Guardiola sembra senza soluzione con il suo gruppo. La crisi sembra ormai totale per i soci di Erling Haaland.
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