A 33 anni, Joris Nivore non è ancora il membro più anziano della squadra di pallamano del Lanester: “Lascio questo titolo a Julien (Lardieux, 36 anni)! (ride).” Ma il grande perno (2,03 m), arrivato nel Morbihan nel 2012, è in questa stagione il giocatore più anziano della squadra. “Conoscevo Mathieu Hurtaud (ex giocatore e allenatore del club)”, ripercorre il martinicano, allora reduce da due stagioni a Saintes (Charente-Maritime). Formatosi al Franciscan Transit Sport (TSF) poi al Le François Hope Center, ha lasciato la sua isola natale all’età di 16 anni per unirsi alla terraferma e all’Aurillac Training Center, allora in prima divisione. “Ho giocato anche qualche partita lì con la prima squadra”. Colpito alla caviglia ad aprile, questo forte collegamento faceva parte della schiera di giocatori infortunati che hanno ostacolato l’inizio di stagione di Lanester. “Abbiamo dovuto anche integrare le reclute, ma ognuno ha trovato il suo posto al servizio della squadra”, nota il difensore, che si rallegra che il club sia riuscito a trattenere l’esterno Andy Dumitrache quest’estate, sottolineando al contempo il contributo del giovane portiere Hugo Bonnat e i progressi della pivot Lilian Litoust.
Una posizione ingrata ma essenziale
Terzino sinistro tra i giovani, Joris Nivore è rapidamente scivolato nella posizione di perno, più precisamente di “difensore 3 basso”. Nella pallamano è il boss della difesa, quello che resta incollato sulla linea dei sei metri, per marcare il perno avversario o scivolare sull’esterno, prima di lasciare il suo posto in attacco. Un lavoro tanto ingrato quanto essenziale: «Mi è sempre piaciuto: dirigere la difesa, controllare i tiratori avversari, proteggere il mio portiere chiudendo un lato della gabbia», spiega l’assistente medico-sociale, che si occupa in particolare di dell’Assistenza all’infanzia (Ase). Una vocazione per questo figlio di un assistente familiare, abituato ad accogliere altri bambini nella sua casa, e che ha fatto la sua vita a Lanester, per la gioia del club ammiraglia del Morbihan. “La mia ragazza e i miei amici sono qui. Mi mancano la famiglia e la Martinica, ma ci torno di tanto in tanto e la vita non è poi così male in Bretagna! “.
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