Ci saranno conseguenze, amministrative o legali, dopo la partita tra FC Rouen e QRM, venerdì scorso 6 dicembre? Durante la partita, i tifosi presenti nella tribuna dello Zenith hanno esposto numerosi striscioni, la maggior parte dei quali sportivi. Ma nella seconda metà, due sono entrati nel territorio politico. Il primo prende di mira il prefetto della Seine-Maritime, invitandolo a concentrarsi sui problemi dell’insicurezza, piuttosto che su quelli divieti negli stadi contro i tifosi della FCR. Il secondo prende di mira direttamente la vita privata di un eletto della metropoli di Rouen. Quasi una settimana dopo la partita, i tifosi potevano essere infastiditi? Abbiamo chiesto ai diversi giocatori nel file.
Innanzitutto, nel mirino è stato il vicepresidente di Metropolis. Non ha risposto alla nostra richiesta, alla domanda se intendesse sporgere denuncia. Da parte sua, la metropoli di Rouen non si pronuncia su questo argomento e invita a rivolgersi alla prefettura.
Il che lo indica“al momento non è prevista alcuna procedura amministrativa o giudiziaria”. Il prefetto, però, sottolinea “l’assurdità del messaggio scritto sullo striscionericordando che la lotta all’insicurezza, e in particolare alla criminalità, costituisce una priorità essenziale per l’azione dei servizi di polizia”. La Prefettura si dice soddisfatta “che i tifosi ne hanno preso atto” Nove di loro sono stati interdetti allo stadio prima della partita contro il QRM. “Tali misure verranno applicate nuovamente in caso di incidenti simili [à ceux qui ont déclenché ces sanctions] dovessero riprodursi.”
Poi bisogna rivolgersi al club. Sulla nostra antenna, questo lunedì 9 dicembre, il presidente della FCR, Iwan Postel, ha condannato “nel modo più forte possibile” questi striscioni, che lui descrive come “spostato”. “Mi ha davvero dato fastidio”, ha risposto “Non c’è posto in uno stadio. Non dobbiamo parlare della vita privata delle persone o muovere accuse gravi e inopportune in uno stadio. Non importa quanta animosità possa esserci. Ancor meno con questi termini.”
Quindi il club intende sanzionare i propri tifosi o sporgere denuncia? “È nelle mani di chi organizza la partita, assicura Iwan Postel. Guardiamo i video, andiamo a fare ciò che deve essere fatto. Non è tutto sotto il mio controllo, non sono la polizia. Ci sono stati fallimenti, anche da parte nostra, e faremo in modo che ciò non accada di nuovo”.
Soprattutto durante la prossima partita, contro il Lille, venerdì 20 dicembre, nella 32esima finale della Coupe de France.