Tour de France 2024 | Il Giro del giorno: Il tiro d’ammonizione di Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti), vincitore della 4a tappa

Tour de France 2024 | Il Giro del giorno: Il tiro d’ammonizione di Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti), vincitore della 4a tappa
Tour de France 2024 | Il Giro del giorno: Il tiro d’ammonizione di Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti), vincitore della 4a tappa
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Il fatto del giorno

Il gioco degli stupidi è quindi fallito. Lunedì, Tadej Pogacar (UAE-Emirates) ha consegnato la sua maglia gialla a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), classificato allo stesso tempo ma più avvantaggiato nel gioco dell’accumulo di posti. Il vincitore del Giro 2024 non sembra farne un grosso problema, e per una buona ragione: ha aspettato solo 24 ore per porre fine bruscamente alla provvisorietà del corridore ecuadoriano, troppo limitato per sperare di mantenere la sua proprietà . Vincitore a Valloire questo martedì, il ragazzo di Komenda è ancora una volta in testa alla classifica generale. Soprattutto, ha sparato un colpo d’avvertimento che, nella mente degli avversari, rischia di risuonare per tutta la serata.

Certamente “Pogi” non ha ampliato gap sufficientemente impressionanti da poter essere considerati già irrimediabili. A dire il vero il percorso della giornata non era proprio favorevole a questo, con l’arrivo giudicato al termine di una discesa di venti chilometri. Al di là dei numeri indicati sui cronometri, è stata la dimostrazione di forza del pupillo di Mauro Gianetti a lasciare il segno. Dopo aver contato sull’ottimo lavoro svolto durante tutta la giornata dai suoi compagni di squadra – decisamente forti come temevamo – il focoso sloveno ha preso il volo, a 800 metri dalla vetta del Col du Galibier. Nessuno è riuscito a prenderlo.

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Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) ci ha provato, ma è stato rapidamente riportato sulla terra dai suoi attuali limiti (vedi sotto). Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) e Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers) hanno limitato i danni come meglio hanno potuto, così come Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), anche se non aiutato dalla sua mancanza di fiducia in discesa. Questo martedì sera, tutte queste belle persone possono ovviamente sperare di salire sul podio a Nizza, tra meno di tre settimane. Per togliere con autorità la maglia gialla a chi l’ha appena riconquistata, però, dovrai sublimarti. E ancora, non sono sicuro che questo sia sufficiente.

Il grande perdente

Naturalmente bisogna saper mantenere la ragione. No, Jonas Vingegaard non ha ancora perso il Tour de France 2024, tutt’altro. È chiaro però che il doppio vincitore uscito dalla corsa francese risulta essere il grande perdente di giornata. Non solo perché non è riuscito a tenere il volante di Tadej Pogacar alla fine della salita finale, ma anche perché è stato raggiunto da diversi altri suoi rivali in discesa, ai quali ha concesso due secondi sulla linea. “Vingo” aveva diritto ad un grande test questo martedì e non possiamo dire che i segnali inviati siano stati molto buoni.

Foto del giorno

L’elastico si allungò sempre di più… e alla fine si ruppe. Jonas Vingegaard per primo ha risposto perfettamente al violento attacco di Tadej Pogacar. Ma gli scandinavi hanno poi gradualmente perso terreno. Un divario che non è mai riuscito a colmare prima della vetta e che si è addirittura ampliato durante la discesa.

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Ci piaceva

La reazione di David Gaudu, entrato nella fuga di oggi insieme ai suoi compagni di squadra Valentin Madouas e Romain Grégoire. Nettamente rimasto indietro nella classifica generale, il 4° del Tour 2022 ha mostrato grandi capacità sulle piste del Galibier. Non bastava vincere, ma doveva acquisire fiducia per le prossime tappe di montagna.

La splendida colonna sonora degli UAE-Emirates, dai lunghi tratti di Nils Pollitt all’attacco di Pogacar, senza dimenticare l’impressionante lavoro di Joao Almeida e Juan Ayuso, che hanno imposto un ritmo frenetico sulle piste del Galibier. Tatticamente, era una lavagna. E non importa se Adam Yates ovviamente non stava passando una bella giornata.

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Non ci è piaciuto

Troppo breve la resistenza di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), crollato a 25 chilometri dall’arrivo. Sapevamo che l’ecuadoriano avrebbe avuto molto da fare per difendere la sua maglia gialla, ma non ci aspettavamo che si arrendesse così in fretta.

La mancanza di supporto attorno a Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) nel momento decisivo. Se l’esperto sloveno è riuscito a limitare i danni (4° di tappa, a 35” dal vincitore), lo deve solo a se stesso. La sua squadra è comunque composta da scalatori di riferimento, ma mancano sia Jai ​​Hindley che Aleksandr Vlasov.

Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) nella 4a tappa del Tour de France, martedì 2 luglio 2024.

Credito: Getty Images

La dichiarazione: Tadej Pogacar

Volevo sferrare un colpo grosso. Conoscevo molto bene questa tappa, mi sono allenato molto in zona nelle ultime settimane. È stato un po’ come correre a casa.

Allo stato: 17

Come il posto occupato nella generale da Guillaume Martin, il francese meglio classificato nella generale (+4’40”). Dopo solo quattro tappe dobbiamo già abituarci all’idea che ci saranno poche possibilità di vedere un Habs finire nella Top 10.

Solo per sapere

C’è da preoccuparsi per Lenny Martinez (Groupama-FDJ), caduto dopo meno di venti chilometri di gara e che ha trascorso la giornata nel gruppetto?

Essendo arrivati ​​proprio davanti alla macchina della scopa, Fabio Jakobsen (DSM-Firmenich PostNL), Fernando Gaviria (Movistar) e Mark Cavendish (Astana) si saranno ripresi sufficientemente prima dello sprint a Saint-Vulbas mercoledì?

Chi assumerà davvero la guida dell’INEOS-Grenadiers? Fino ad allora aleggiava ancora una parvenza di incertezza. Ormai siamo a posto, visto che Carlos Rodriguez ha 2’05” di vantaggio su Egan Bernal.

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