La giustizia algerina ha deciso di imprigionare temporaneamente Kheireddine Zetchi, ex presidente della Federcalcio algerina (FAF) e uomo d’affari, con l’accusa di corruzione e sperpero di fondi pubblici. La sua incarcerazione fa parte di una vasta indagine condotta all’inizio di luglio contro diversi funzionari delle FAF, ma sembra essere di natura politica.
Dopo l’incarcerazione dello scrittore e letterato franco-algerino Boualem Sensal, al suo arrivo in terra algerina, per aver rilasciato dichiarazioni sulla storia dell’Algeria e del Marocco, tocca a Kheireddine Zetchi pagare il prezzo della guerra algerina regime.
Se il caso ha un aspetto “economico” dopo che i conti della FAF sono negativi, in realtà tutto sembra indicare che l’arresto di Zetchi sia di natura “politica”, per fatti risalenti al 2021.
Inserito alla guida della FAF dal 2017 al 2021, periodo durante il quale i Fennec sono stati incoronati campioni della Coppa d’Africa, organizzata nel 2019 in Egitto, Kheireddine Zetchi è comparso davanti al giudice istruttore del centro economico insieme ad altri 14 dirigenti dell’FAF. organo federale, riferiscono i media algerini.
Zetchi è stato incarcerato e contro di lui pesano pesanti accuse, previste dalla legge n. 06-01, relativa alla corruzione e alla sua lotta. L’accusa è quella di “concludere contratti in violazione di norme giuridiche e organizzative al fine di concedere ad altri privilegi indebiti e di fruire di privilegi nella conclusione di contratti con lo Stato o con una struttura o società ad esso collegata.
È inoltre accusato di “sperpero dei fondi pubblici della Federcalcio algerina e dell’Erario pubblico”. In questione, i conti della FAF accumulano un deficit di quasi 8 miliardi di dinari (più di 55 milioni di euro).
Questa vicenda è stata rivelata dall’attuale presidente della FAF, Walid Sadi, durante il suo discorso di apertura all’assemblea generale ordinaria tenutasi alla fine di maggio 2024, solo pochi mesi dopo la sua nomina. Ha parlato di “una situazione finanziaria catastrofica” nei conti della federazione.
Nonostante i 14 accusati in questo caso, è stato solo Zetchi ad essere imprigionato e non l’altro gruppo di persone, che comprendeva altri due ex capi della FAF, Charafeddine Amara e Djahid Zefizef.
Kheireddine Zetchi si è ritrovato nel mirino delle critiche e nel mirino delle autorità algerine dopo il suo voto a favore del nuovo statuto della Confederazione del calcio africano (CAF).
Questi statuti, adottati nel 2021, stabiliscono che solo le squadre nazionali dei paesi africani riconosciuti dalle Nazioni Unite possono essere membri della CAF. Questa decisione è stata vista come un rinnegamento delle posizioni politiche dell’Algeria, che sostiene il Polisario e chiede il riconoscimento di una “squadra nazionale” che rappresenti il cosiddetto “sadr” all’interno degli organismi sportivi internazionali, in particolare approfittando del fatto che L’entità separatista è membro dell’Unione Africana.
Questo voto di Zetchi non solo suscitò l’ira delle autorità algerine, ma segnò anche l’inizio del suo isolamento nel panorama sportivo nazionale. Se non è stato subito incarcerato, senza validi motivi, l’inchiesta sugli “sperperi” aperta dalla procura di finanza sembra essere un caso fatto apposta per lui.
Accusato di aver agito contro gli interessi strategici del Paese, divenne un bersaglio privilegiato per i critici del regime e fu immediatamente rimosso dalle FAF nonostante l’incoronazione dei “Verdi”. Questo caso somiglia quindi stranamente a quello dello scrittore Boualem Sansal, anch’egli incarcerato per aver rilasciato dichiarazioni contrarie alle aspirazioni politiche e al racconto delle autorità algerine sulla storia dell’Algeria.