“Kolo” l’eroe, timidi belgi, mancano Mbappé-Griezmann… Favoriti e graffi dopo Francia-Belgio

“Kolo” l’eroe, timidi belgi, mancano Mbappé-Griezmann… Favoriti e graffi dopo Francia-Belgio
“Kolo” l’eroe, timidi belgi, mancano Mbappé-Griezmann… Favoriti e graffi dopo Francia-Belgio
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DECRITTO – Scopri cosa è piaciuto e cosa non è piaciuto ai nostri inviati speciali durante Francia-Belgio (1-0) negli ottavi di finale degli Europei di lunedì a Düsseldorf.

Inviati speciali a Düsseldorf

PREFERITI

La cassaforte blu rimane inespugnabile

Prendiamo lo stesso e ricominciamo. Come dall’inizio degli Europei, la Francia ha brillato per la sua solidità lunedì contro il Belgio (1-0). Una forza collettiva impressionante, bisogna ammetterlo. Nessuno spettacolo, nessuna follia, ma un’impressione di potenza, di rigore e di freddezza da… dare il “seum” a qualunque avversario. Soprattutto ai nostri amici belgi ovviamente, sapendo che spesso hanno avuto modo di assaporare il realismo con la salsa Deschamps. Eppure, questa squadra francese non farà sognare il pubblico, ma ha tutto per regalare incubi agli avversari che la ostacolano, a cominciare dal Portogallo venerdì (21), ad Amburgo, ai quarti di finale. I Blues vivranno e moriranno per la loro difesa, questo è chiaro e chiaro, per la loro capacità di proteggere la gabbia di Mike Maignan. E anche se c’è un buco nel racket, è ancora lì per salvare la casa. È forte.

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La superstar di Jules Koundé

Jules Koundé nel ruolo di terzino destro? Il simbolo di una crudele carenza della formazione francese, incapace di produrre terzini di altissimo livello, soprattutto a destra. Koundé, un difensore centrale spostato a destra. Inoltre lunedì ha dovuto forzare la sua natura, arrampicando molto più del solito. Lui ha risposto. E come ! Eletto migliore in campo, ha brillato tanto per la sua serenità a livello difensivo quanto per il suo apporto a livello offensivo. Una partita completa quella dell’ex giocatore del Bordeaux, che fa tesoro del suo ottimo inizio all’Europeo. “Hai tagliato Koundé per due anni», scherza Didier Deschamps, felice di vedere premiata la sua scelta. Koundé, un vero legame forte lunedì e durante l’Euro. Menzione speciale della giuria per William Saliba, ancora bravissimo in campo a Düsseldorf e che sta lasciando il segno alla cerniera.

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Kolo questo eroe

Lo avevamo quasi perso di vista. In ogni caso lo immaginavamo nella cantina dei Blues e non certo lanciato contro il Belgio. Randal Kolo Muani veniva da una stagione da incubo a Parigi. Ha giocato solo 17 minuti contro l’Austria e 4 contro la Polonia. Fu lui tuttavia a essere chiamato da Didier Deschamps per succedere al fantasma di Marcus Thuram, nell’Asse. E questo mentre l’ex giocatore del Nantes era abbonato alla fascia destra solo nelle ultime settimane in Azzurro. Allenamento vincente per l’allenatore, Kolo Muani ha permesso alla Francia di assicurarsi il biglietto per i quarti di finale. Tiro bloccato da Jan Vertonghen all’85’. Altro autogol, il secondo dall’inizio dell’Euro. Ma l’ex giocatore del Francoforte, infelice nella finale dei Mondiali del 2022, ha riconquistato il suo status di zampa di coniglio, portafortuna, per la durata di una partita. Un Kolo che aveva le zanne e non faceva domande. Cambia. E vince.

COLPI DI ARTIGLI

Un debole round di 16 dell’Euro

In sala stampa dopo la vittoria degli azzurri, tutti i giornalisti, francesi e belgi, erano d’accordo su una cosa: lo spettacolo deludente offerto dalle due nazioni. Tra un Belgio che aveva l’attrezzatura (far giocare De Bruyne a 40 metri dalla porta avversaria è un delitto) ma giocava debole, per paura di prendere uno spiffero, e una Francia che non si adattava (19 tiri, 2 in porta) e la cui animazione offensiva è difficile da vedere, lunedì sera a Düsseldorf non ci siamo divertiti. per non dire altro. A meno che non ti piaccia il gioco degli scacchi… Poca intensità, pochi rischi da parte dei Red Devils e delle stelle assenti.

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Mbappé fa troppo poco

Dov’è finita la sua velocità? Il suo gioco approfondito? I suoi richiami taglienti che tormentavano le difese avversarie? Kylian Mbappé, imbarazzato dalla maschera e dal naso rotto, non ha (ancora?) le gambe per l’euro. Esige sempre la palla tra i piedi, cerca di fare la differenza quando ce l’ha e il suo gioco senza palla rasenta il nulla. Di conseguenza il suo calcio è leggibile e la difesa avversaria lo ha capito bene. Un solo gol, su rigore, in tre partite è troppo poco per un ragazzo del suo calibro. Più che le statistiche, è l’impressione generale che lascia a desiderare. Quando tornerà il vero Mbappé?

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Griezmann, mossa tattica fallita di Deschamps

Se Didier Deschamps è rimasto soddisfatto della partita di Antoine Griezmann, ci chiediamo se abbiamo visto il suo stesso incontro. Sì, il suo vice-capitano, schierato come ala destra per masticare la linea, era presente in termini di stato d’animo e volontà di conquista… Lo è ancora. Per il resto, a livello di palla, non è stato proprio il massimo. Per rimanere educato. Il suo deficit di velocità e impatto in questa posizione è troppo importante perché possa fare la differenza. Seguì le istruzioni, da buon soldato, ma non dovette provare alcun piacere. Con 3 ruoli diversi in 3 partite, in sostituzione contro la Polonia, non dice nulla ed esegue. Ma Griezmann sulla fascia destra è uno spreco.

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