UMORE – Il PSG non è invitato al tavolo delle grandi d’Europa. La sconfitta di martedì a Monaco ne è un esempio. Ancora uno.
«Non sono qui per passare il tempo ma per vincere quanti più titoli possibili. E questo da adesso“. Luis Enrique è stato ingaggiato martedì, dopo la sconfitta del PSG contro il Bayern (1-0), all’Allianz Arena. Malafede? Forse il tecnico spagnolo parlava di titoli nel panorama nazionale. Perché in Europa il club della capitale non si invita più. Non alla tavola dei migliori in ogni caso. Di certo il sorteggio non è stato clemente con i Rouge et Bleu. E nemmeno gli arbitri, come questo secondo giallo per Ousmane Dembélé martedì sera. “Siamo sfortunati», riassume Vitinha. Solo che non è questione di fortuna, ma di livello. “No, continuo a dire che abbiamo un’ottima squadra e che possiamo battere i migliori, fare belle partite», corregge la comunità portoghese. Il terreno racconta un’altra storia…
Dopo il Mondiale del 2022 e il fallimento di “tutte le superstar”, il Paris Saint-Germain ha fatto la scelta dei giovani, del collettivo, della sostenibilità finanziaria. Quello…
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