“Questi primi due giorni sono andati abbastanza bene, sia per me che per la mia squadra. Abbiamo dimostrato che la forma esiste. Ho bisogno di un po’ più di forza nelle gambe se voglio tenere il passo con accelerazioni come quelle di Tadej, ma ciò arriverà man mano che accumuleremo giorni di gara. In effetti le gambe c’erano: ero troppo in fondo alla salita e dovevo colmare il divario tra due gruppi a metà salita, così ho bruciato qualche fiammifero che poi è fallito. Ma sono molto felice di aver potuto tornare sulle ruote di Tadej e Jonas. L’inseguimento è stato molto difficile, ma ho continuato a spingere perché vedevo che mi stavo avvicinando sempre di più. È molto positivo per la mia fiducia. D’altro canto sapevamo tutti che quella era una tappa molto specifica e che Tadej è il migliore in questo tipo di imprese. E’ stata una bella giornata per quanto riguarda la classifica generale, e ora mi sento un po’ come Tadej perché indosso la sua stessa maglia bianca da anni! È un onore essere in cima a questa classifica”.
