Perché il ritorno di De Bruyne non può cambiare tutto al City

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La lunga assenza del Pallone d’Oro Rodri, “out” fino a fine stagione, ha un’influenza diretta sui risultati del Manchester City, nel pieno di una crisi. La correlazione tra la sua presenza negli undici e la percentuale di vittorie della squadra è forte.


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Rocco Minelli


Giornalista presso la sezione Sport

Par Rocco Minelli

Pubblicato il 26/11/2024 alle 07:30
Tempo di lettura: 5 minuti


SSabato sera, al fischio finale, la testa di Kevin De Bruyne ha detto basta alla crisi di risultati, e di gioco, che sta attraversando il Manchester City. Sulla crisi stessa.

La KDB aveva la stessa faccia dei Red Devils, questo è tutto dire. Il suo cartellino giallo è entrato a malapena in partita (72e0-3 in questo momento) per un gesto inappropriato seguito ad un grosso fallo su Guglielmo Vicario, portiere del Tottenham, non lascia dubbi sul nervosismo ambientale dell’Etihad dove raramente la sconfitta è invitata. Tuttavia, negli ultimi cinque incontri, è diventata una compagna di viaggio ingombrante e tenace. Un momento addirittura umiliante, questo 0-4 casalingo che si aggiunge al 4-1 subito a Lisbona all’inizio di questo mese. Rotta dopo rotta.



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