Davanti ad una sala gremita ed entusiasta nelle prime due serate – restando sempre il 29 e 30 novembre – L’Avenir ha dato anche l’impressione di aver lasciato un po’ meno spazio agli schizzi – sulle “meraviglie” dell’amministrazione illustrate da ottimi attori – per dare di più alle canzoni.
Un riequilibrio giudizioso, soprattutto quando ciascuno dei titoli è accompagnato da una graziosa ambientazione o da un accessorio come un cappello, degli occhiali o una cravatta a seconda del tema.
Se “Zombie”, titolo in inglese, si è rivelato una grande mossa audace, il clou dello spettacolo ha mantenuto tutte le sue promesse con “L’Envie”, di Johnny Hallyday, un successo sia per i cantanti che per i musicisti. che sono stati logicamente “convocati” a ripeterlo una seconda volta, per la gioia di un pubblico estasiato.
Infine, ricordiamo che L’Avenir, come è consuetudine, dona 1 franco su ogni biglietto d’ingresso alla Fondazione Coup d’Pouce, che offre sostegno alle persone che vivono con un deficit o un disturbo dello spettro autistico, permettendo loro di partecipare ad attività come tutti gli altri.
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