Loris Coss: “Finalmente è qui!” ” – Notizia

Loris Coss: “Finalmente è qui!” ” – Notizia
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Questo è un successo che non dimenticherà presto. Perché è il suo primo Elite, già, e anche il primo dopo i cadetti! Ma anche perché di certo non ce ne saranno molti altri. Loris Coss ha infatti deciso di porre fine alla sua carriera ciclistica alla fine dell’esercizio in corso. La sua vittoria questo venerdì durante la tappa inaugurale del Tour du Pays Roannais (vedi classifica), davanti al padre e ai nonni, che lo hanno accompagnato sul podio ufficiale dopo l’arrivo, resteranno per sempre impressi nella sua memoria. Intervista al tesserato del Charvieu-Chavagneux IC, prima maglia gialla del TPR 2024.

DirectVelo: Cosa significa per te questa vittoria?
Loris Coss: È un piacere. Mi è stato chiesto di vincere delle gare ormai da un po’, ma non ci sono riuscito. Questa volta è finalmente arrivata! Spero che questo sbloccherà di più. Ma in ogni caso avrò vinto negli Elite. Sono sempre stato un ragazzo a cui piace lavorare più per gli altri che per me stesso. L’anno scorso ho iniziato a giocarmi la mia carta perché la squadra insisteva che fosse così. E quest’anno il mio DS voleva davvero che vincessi una gara. Ho passato un periodo difficile finora. Nella prima parte della stagione non ho mai avuto un anno così brutto. Ero malato, avevo tanti problemi fisici… Mi è mancato l’Alpes Isère Tour, che mi sta a cuore più di ogni altra cosa. Era difficile. Ma la ruota sta girando.

Con quale stato d’animo sei arrivato a Roanne?
Affilato, sperando di fare il meglio possibile nelle tre tappe. Pensavo a questa giornata perchè ho sempre fatto bene sulle critos. Sapevo che poteva fare al caso mio. Domani (sabato) sarà un po’ dura per me, pensavo più alla tappa di domenica. Ma ora che ho la maglia di leader dovrò lottare per difenderla. Non ho mai avuto la maglia di leader, questa sarà la prima volta. Non vedo l’ora di indossare la maglia. Ebbene, avrei preferito difenderlo su un palco che non ha bernoccolo. Combatterò, ma mantenerlo potrebbe essere un po’ difficile…

“PER VINCERE DOVEVO CULE”

Torniamo alla gara di oggi: come hai costruito questo successo nell’ultimo chilometro?
Mi aspettavo che fosse Bim Bam Boom per tutta la gara ma non è stato così. Non era difficile per le ruote, quindi mi sono detto che alla fine sarebbe stato pericoloso al limite. Ero preoccupato. Non volevo cadere né correre rischi. Ma alla fine, lo è stato. AC Bisontine e poi CC Etupes hanno tirato. Romain Arcangeli e Julien Azile Lozach hanno fatto un lavoro pazzesco per me nel finale. Hanno fatto esattamente ciò che era necessario. Ho preso l’iniziativa a 150 metri e l’ho fatto. Per vincere dovevo essere astuto ed è quello che sono riuscito a fare oggi.

Cosa ti auguri per la seconda parte della stagione?
Dovremmo correre in Belgio a metà luglio, al Province Tour. Voglio davvero andarci. Poi ad agosto saremo al Tour de Guadeloupe, sarà una bellissima scoperta. Poi ci saranno gli ultimi grandi incontri, la Côte d’Or e l’ultimo round della Coupe de France… La fine della stagione sarà presto arrivata. E proprio alla fine perché ho intenzione di fermarmi alla fine dell’anno. Lo so, l’ho già detto a tutti l’anno scorso. Lo dirò di nuovo questa volta (sorride). Lavorerò in un’azienda quindi sarà complicato andare in bicicletta. Se succederà, mi vedremo di nuovo alle gare, ma normalmente tutto finirà alla fine dell’anno. Quindi è ancora meglio vincere qui, con la famiglia. È stato un piacere che mio padre e i miei nonni fossero lì a vedermi vincere. Sono molto fortunato ad averli. È stato un piacere per loro vedermi vincere. Mia madre non c’è ma è felice dal suo divano (sorride). Da parte mia dovrò trovare un po’ di calma per realizzarlo, ma vedo che molti avversari vengono a congratularsi con me e sono contenti per me, è bello.

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