Interrogato sabato dai giornalisti spagnoli su Kylian Mbappé, Carlo Ancelotti ha deciso di lasciar andare tutte le sue verità.
Come in ogni conferenza stampa da quest'estate, Carlo Ancelotti non è sfuggito alle molteplici domande su Kylian Mbappé. Sabato l'allenatore italiano era davanti ai giornalisti, alla vigilia della partita tra il suo Real Madrid e il Leganes questa domenica (18.30, 14a giornata della Liga). Una trasferta alla quale sarà presente l'attaccante francese. Delle condizioni generali del giocatore si è discusso tra Ancelotti e i suoi interlocutori, non senza una punta di fastidio da parte dell'allenatore.
Ha affrontato innanzitutto l'aspetto psicologico di un Kylian Mbappé che molti dipingono come affetto da molti mesi, ben prima della sua partenza dal Paris Saint-Germain. Su questo punto Carlo Ancelotti ritiene che dal suo punto di vista tutto stia andando bene, rammaricandosi delle speculazioni sentite qua e là su una possibile depressione, o almeno un po' meno buona. Ma questo non è l'unico argomento su cui ha dovuto decidere.
Mbappé non ha bisogno di lavorare in difesa
In discussione anche il posizionamento del nazionale francese, lui che gioca al centro del Real Madrid, mentre il lato sinistro è riservato a Vinicius Junior. “Non credo che Kylian mi abbia mai chiesto un posto in campo. Tutti vogliono essere negli undici. Ma lui e Vinicius non hanno una posizione fissa in campo. Tutto dipende dalla partita. » Un'affermazione non necessariamente coerente con ciò che tutti vedono durante le uscite del Merengue.
Quanto alle due settimane trascorse da Kylian Mbappé lontano da una Francia alla quale non era stato invitato a novembre da Didier Deschamps, Carlo Ancelotti ha parlato di sessioni di lavoro difensive. “Lavorò con gli altri. Ci siamo concentrati sulla difesa, con Raul Asencio e (Ferland) Mendy che hanno provato i terzini destri. » E l’allenatore ha concluso, un po’ teso: “Non sarò io a insegnargli a giocare da attaccante. Può insegnarmi. Mbappé deve lavorare in difesa? Penso di no. »