(Parigi) Thomas Ruyant è stato il primo skipper a lasciare i Doldrums, una zona di convergenza intertropicale nota per il suo tempo instabile che ha rallentato la flotta, e giovedì mattina ha preso il comando della Vendée Globe per la prima volta.
Inserito alle 7:18
Mentre era caduto alle 11e momentaneamente in posizione mercoledì sera, Ruyant ha superato le barche in testa da ovest e ha preso il controllo alle 7 del mattino, Sam Goodchild era 2e proprio a un tiro di schioppo.
“Nel cuore della notte, per quattro ore, la sua velocità era di 16,9 nodi, rispetto ai 5-6 nodi di Sam (Goodchild) e Sébastien (Simon), spiega Pierre Hays del direttore di gara. È riuscito a trovare un passaggio meno complesso e a trarne vantaggio”.
“La depressione non è così semplice”, conferma Charlie Dalin, sesto alle 7 del mattino. “Con Yoann (Richomme), avevamo riguadagnato molto terreno su Sam, Thomas e Nicolas (Lunven). E poi c’era un bellissimo corridoio, ma proprio sopra di noi si è creata una nuova massa nuvolosa e siamo diventati un po’ costosi”.
“Spero di uscirne presto, anche se non si sa mai quando sarà del tutto finita”, continua l’ex leader della corsa in solitaria intorno al mondo.
Si prevede che il gruppo di testa attraverserà l’equatore entro 24 ore, celebrando Nettuno lungo il percorso come vuole la tradizione, prima di tuffarsi nell’Atlantico meridionale al largo delle coste del Brasile.
Classifica
- Thomas Ruyant (Vulnerabile) a 21.502,66 miglia nautiche dall’arrivo
- Sam Goodchild (vulnerabile) 6,52 miglia dal primo
- Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) a 23,98 miglia
- Nicolas Lunven (Holcim-PRB) a 30,70 miglia
- Justine Mettraux (Teamwork-Team Snef) a 35,06 miglia
- Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) a 36,01 miglia
- Yannick Bestaven (Maître Coq V) a 37,46 miglia
- Jérémie Beyou (Charal) a 41,92 miglia
- Yoann Richomme (Paprec Arkéa) a 43,23 miglia
- Paul Meilhat (Biotherm) a) 48,17 miglia
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