l’essenziale
Forte di tre vittorie consecutive, la promossa vorrebbe realizzare il sorpasso delle quattro domenica a Belvès. Ma il compito si preannuncia complicato di fronte a un avversario ancora molto difficile da manovrare sul suo terreno.
“Belvès? Fa sempre caldo lì, con un ambiente spesso ostile e un’atmosfera da corrida. Bisogna avere davvero le spalle forti per vincere su questo campo”. Questo è un po’ il ritornello che sentiamo da diversi giorni da specialisti e veterani. Almeno il terreno è già pronto e i villeneuvois che domenica faranno il breve viaggio in Dordogna sanno cosa aspettarsi.
Perché state attenti, se i “Cinghiali” in questo momento trascinano i piedi e fanalino di coda, se fuori dalle basi sembrano molto fragili con sconfitte abbastanza consistenti, sono capaci di impensierire qualunque squadra del loro giardino, spinta da un pubblico in fiamme.
Inoltre, dall’inizio della stagione, ha subito solo una sconfitta di misura in casa contro il Clermont-Cournon (16-20) alla prima giornata. Da allora, i Belvésois hanno rafforzato il loro gruppo con i recenti arrivi della terza fila Antoine Ruchaud (ex Limoges) e del georgiano Bachuki Gujaraidze della seconda fila che hanno indossato i colori dell’USVL 47 ma anche dell’RCV.
Un RCV che richiede fiducia ed esperienza
E dalla parte dei promossi? Per il momento, la banda di David Ardilouze e David Tastet è piuttosto in forma con una serie di tre vittorie consecutive e un buon slancio che gli permette di scivolare nella top 5, sapendo di avere una partita in meno rispetto ai suoi diretti avversari. Contabilmente è quindi piuttosto interessante anche se la stagione è ancora lunga. “Il gruppo è progredito e abbiamo preso coscienza del livello di prestazione e delle esigenze che dovevamo affrontare in Fédérale 2. Non dimentichiamo che abbiamo una squadra molto giovane con ragazzi di 18, 19 anni”, confida il direttore generale David Ardilouze.
Nell’ultima uscita davanti a Vergt a Choisy, ci è voluto carattere perché questa squadra riuscisse a strappare la vittoria negli ultimi secondi (23-20). “Di quest’ultima partita, l’aspetto positivo che ricorderei è una grande disciplina con solo dieci rigori subiti, ovvero la metà delle nostre ultime prestazioni. » Peccato che perdite di proiettili e qualche goffaggine spesso facessero deragliare attacchi taglienti. Soprattutto nel primo quarto d’ora, chiaramente a vantaggio dei locali. “È chiaro, dobbiamo essere molto più precisi nelle sequenze e segnare più punti nei momenti salienti”, continua Ardilouze.
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Che volto adotteranno i quindici di Jérôme Colombini su questa terra infuocata della Dordogna? L’idea sarà innanzitutto quella di riportare almeno qualcosina da questo complicato viaggio. Poi, se l’RCV riuscirà a produrre la stessa copia dei “grandi” come Bergerac o Lormont, sarà capace di portare a casa una vittoria e concludere in bellezza questo terzo blocco. Con ogni probabilità dovrebbero rientrare in gruppo il pilastro Thomas Cassagne e l’esterno Luca Masetti, in attesa del prossimo rientro del TGV Lucas Horeau.
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