«Pogrom»: Utilizzando questo termine molto carico, soprattutto in un paese che ha tardato ad ammettere la propria corresponsabilità nello sterminio di oltre tre quarti della sua comunità ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale, il populista olandese Geert Wilders ha agito in modo intenzionale, il social network X, la mattina di venerdì 8 novembre. Ciò che era appena accaduto ad Amsterdam, dopo la partita di calcio Ajax Amsterdam-Maccabi Tel-Aviv, confermava la sua teoria: gli autori delle violenze erano “teppisti” di origine araba e questo dimostrava l’incompatibilità tra “immigrazione di massa” et “Islamizzazione”, da un lato, e un sistema democratico dall’altro.
Nelle ore precedenti questi messaggi del leader del Partito della Libertà (PVV), la città aveva vissuto una notte segnata da cacce all’uomo, insulti e percosse, talvolta precedute da feroci controlli dei passaporti: essendo israeliani o ebrei, era, dopo l’incontro tra la squadra olandese e quella israeliana, esponendosi agli attacchi di bande violente e all’obbligo di gridare “Palestina libera!” “.
Sulla scia di Wilders, ora alla guida del primo partito del regno – nel 2023, il PVV ha ottenuto il 23,5% dei voti alle elezioni legislative – il primo ministro e presidente israeliano ha ripreso il tema del “pogrom”. Benyamin Netanyahu ha addirittura aumentato la tensione parlando dell’invio di a “missione di salvataggio” di circa 3.000 sostenitori presenti nei Paesi Bassi. Televisioni, social network e media, colti di sorpresa da questa esplosione di violenza attivata dai social network e il cui rischio era stato visibilmente sottovalutato, hanno rilanciato, prima di ritornare a un maggiore discernimento, tenendo conto del reale prezzo da pagare.
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Aumento degli atti antisemiti
Cinque persone sono state brevemente ricoverate in ospedale e una trentina altre sono rimaste leggermente ferite. Ad oggi sono state arrestate una sessantina di persone. Questo inventario non toglie nulla alla portata e al significato di una serata angosciante, ma lontana dalla definizione di “pogrom”: “Durante questo, i membri della maggioranza di una società attaccano una minoranza impotente e disarmata, con l’approvazione passiva o attiva dello Stato”ha ricordato sabato 16 novembre il quotidiano belga di lingua olandese La mattinaAmos Goldberg, specialista dell’Olocausto presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Secondo lui, gli eventi di Amsterdam no “niente da vedere” con questo.
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