Pubblicato il 18 novembre 2024 alle 15:41 / Modificato il 18 novembre 2024 alle 18:32
“Ero ben lungi dall’essere un talento, nessuno ha mai creduto in me, nessuno”. Medaglia di bronzo nei 200 dorso la scorsa estate ai Giochi Olimpici di Parigi, il nuotatore Roman Mityukov conquista il suo pubblico, prima di condividere il ricordo delle derisioni di cui è stato bersaglio nelle piscine della sua infanzia. “Ogni volta che ci fermavamo al muro tra due tiri, sentivo delle risate perché, per gli altri, semplicemente non ero fatto per questo sport”.
Siamo nell’accogliente sala del Théâtre du Léman, dove sabato 16 novembre si è riunita la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ginevra per celebrare la cerimonia di laurea. L’atleta è stato scelto per pronunciare il discorso della classe 2023-2024, dopo le parole ufficiali del decano Luc Thévenoz e della presidente del Consiglio di Stato Nathalie Fontanet. “Emozionato” ma anche “stressato” dall’esercizio, il 24enne ginevrino si mette in viaggio, laurea in mano, misurando appieno, in quel momento, il cammino percorso e, con sua più grande felicità, quello che resta da fare. essere ingoiato.
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