VIDEO. Euro 2024: L’Italia ha avuto paura ma alla fine ha vinto contro l’Albania dopo aver subito il gol più veloce nella storia dell’Euro

VIDEO. Euro 2024: L’Italia ha avuto paura ma alla fine ha vinto contro l’Albania dopo aver subito il gol più veloce nella storia dell’Euro
VIDEO. Euro 2024: L’Italia ha avuto paura ma alla fine ha vinto contro l’Albania dopo aver subito il gol più veloce nella storia dell’Euro
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Nonostante il gol più veloce dell’Euro subito all’inizio della partita, l’Italia ha sconfitto l’Albania (2-1) nella sua prima partita nella competizione, sabato 15 giugno a Dortmund.

Tre anni dopo l’inaspettata incoronazione a Wembley, la Nazionale, che aveva difficoltà a qualificarsi per difendere il titolo in Germania, si è spaventata per una decina di minuti, prima di dominare facilmente un’Albania poco brillante.

L’Italia non poteva cominciare peggio di Euro 2024. Ha subito il gol più veloce della storia nella fase finale di un Campionato Europeo nella seconda azione della partita dopo un errore di Federico Dimarco.

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Il difensore dell’Inter, su un tocco troppo debole di ritorno verso Alessandro Bastoni, si è idealmente lanciato verso la porta dei suoi Nedim Bajrami che, con un violento tiro sul primo palo, ha ingannato Gianluigi Donnarumma. L’attaccante del Sassuolo, uno dei cinque titolari albanesi in campo in Italia, ha mandato al settimo cielo i 50mila tifosi vestiti di rosso e con addosso il tradizionale feltro bianco “qeleshe”.

67 secondi di gioco

Anche nella sua configurazione a posti per questo Europeo, il “Muro Giallo”, l’imponente tribuna solitamente occupata dai tifosi del Borussia Dortmund, diventata rossa per l’occasione, ha scosso il Westfalenstadion e senza dubbio tutta l’Italia del calcio.

Bajrami ha detronizzato il russo Dmitri Kirichenko, autore fino ad allora del gol più veloce della storia durante Euro 2004 dopo 67 secondi di gioco, contro la Grecia allo stadio Algarve in Portogallo.

Ma invece di dargli fiducia, questo gol ha paralizzato completamente l’Albania, che sta disputando in Germania il secondo grande torneo della sua storia dopo Euro-2016. Le “Aquile”, 66esima nel ranking FIFA, hanno subito ripiegato le ali, di fronte ad un’Italia che, pur mancando di certezze, soprattutto in attacco, prima di questo torneo, non si poneva più domande.

Maestria italiana

Basta aspettare una decina di minuti perché la Nazionale pareggia su calcio d’angolo, giocato in due tempi tra Lorenzo Pellegrini e Dimarco, e ripreso sul secondo palo da Alessandro Bastoni (11°).

La squadra di Luciano Spalletti raddoppia al 16′ con uno splendido tiro di Nicolò Barella che mette a tacere l’imponente contingente albanese in tribuna e fa raddoppiare ancora il finora timido “Italia, Italia”.

I campioni d’Europa, tutti in controllo come il loro gioco di centrocampo magistralmente orchestrato da Jorginho e Barella, avrebbero potuto aumentare il punteggio prima dell’intervallo. Ma si sono scontrati con Thomas Strakosha, preferito a Etrit Berisha.

Il pareggio non è andato lontano

Il portiere del Brentford prima devia un tentativo di Davide Frattesi (32esimo) sul palo sinistro, poi si piazza davanti a Gianluca Scamacca, smarcato (38esimo). Al rientro dagli spogliatoi, l’Italia riprende il dominio, ma non riesce a mettersi al riparo, nonostante un tiro da 20 metri di Chiesa che manca di poco la porta (60esimo).

L’Albania credeva addirittura di poter strappare il pareggio al 90′ senza una deviazione decisiva di Donnarumma, davanti a Rey Manaj. Se l’Italia ha saputo gestire bene questa partita trappola e dimenticare in fretta la paura iniziale, dovrà essere più realistica contro la Spagna, vittoriosa sulla Croazia (3-0) sabato 20 giugno in quella che dovrebbe essere la finale di questo girone B.

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