È difficile immaginare che questo incontro possa sembrare una trappola per il Cavalierialla ricerca della dodicesima vittoria consecutiva. In difficoltà in casa prima della partita (1v-3d), il Tori Tuttavia, stanno uscendo da un successo ad Atlanta dopo quattro sconfitte di fila.
Il primo trimestre è abbastanza competitivo. Nikola Vucevic è abile sotto il cerchio, ma Darius Garland è attento alle palle vaganti avversarie. Dopo una schiacciata in solitaria del leader, è stato Donovan Mitchell a dare il tono per due volte da lontano. Josh Giddey, attraverso abili drive e poi dietro l'arco, permette ai Bulls di restare in partita.
Chicago addirittura passa in vantaggio con Vucevic da 3 punti poi Zach Lavine che si infiltra nella difesa avversaria. Ma i Cavs si riprendono grazie a Ty Jerome, abile da lontano. Ayo Dosunmu conclude questo primo quarto con un leggero lay-up giordano ed i Bulls sono avanti di un punto (35-34) contro un Mitchell già infuocato (14 punti).
L'ex stella del Jazz continua il suo lavoro da 3 punti (5 su 10). I Bulls restano in campo e Julian Philipps contrasta Evan Mobley per dare a Patrick Williams un canestro facile. Mitchell, sempre, resta abile da lontano e imita Ja Morant con un magnifico “lay-up” a 360° sulla difesa dei Bulls. I Cavs prendono dieci punti di vantaggio ma Zach Lavine, fiducioso, rimette insieme Chicago con due midrange ispirati. Anche Coby White decide di aggiustare il mirino da lontano. Dopo una prima tripla, il leader ha segnato un tiro logo al quale Mitchell ha risposto con il suo 25esimo punto della partita. Lavine segna il suo primo tiro da dietro l'arco, ma Garland risponde automaticamente con un “drive” premiato con un fallo. All'intervallo sono i Cavaliers a condurre di un punto (57-56).
LaVine e spettacolo di piazza
In ripartenza Cleveland sbaglia troppi tiri e Chicago ne approfitta per riconquistare il vantaggio. White segna il suo 5° tiro dalla distanza e Vucevic viene ben trovato da Giddey sotto l'area di rigore. La buona difesa dei Bulls spinge Kenny Atkinson a prendersi un timeout. Cleveland è costretto a sbagliare per uccidere i contropiedi avversari, e alla fine sono Caris Levert poi Dean Wade a permettere ai Cavs di riconquistare il vantaggio con l'artiglieria da lontano.
Sul -6 il pubblico dello United Center spinge e sogna di vedere i Bulls abbattere gli unici giocatori imbattuti del campionato. Ma la panchina dei Cavs si assicura il vantaggio come Georges Niang che premia gli sforzi di Donovan Mitchell nell'organizzare l'attacco. Vucevic resta vigile e conclude sotto il cerchio prima che Dalen Terry riporti i Bulls a -3 tramite un contrattacco avviato da Ayo Dosunmu. Mitchell è rimasto calmo e ha persino battuto il suo record di punti stagionale segnando il suo 32esimo punto della serata. Ma i Cavaliers hanno qualche sudore freddo, dal spettacolo Zach Lavine inizia.
Che sia da lontano, in “fade-away” o con un magnifico “lay-up” estendendosi sotto il canestro, il retro/ala dà tutto e i Bulls tornano al punteggio: 106-106! Immancabile in tempi normali per lui, Mitchell sbaglia la “schiacciata” del match, ma LeVert alla fine regala il vantaggio ai Cavs rimanendo abile da lontano (2/4). Garland, poco abile (7/17), recupera e distrugge ogni speranza avversaria con un isolamento su Vucevic, concluso in allungamento. I Bulls provano a rimontare, ma i secondi passano e suona la sirena. 119-113, Chicago lotta bene, ma i Cavs restano imbattuti!
COSA RICORDARE
– 12esima vittoria consecutiva per i Cavaliers! Nonostante una partita che sembrava una trappola, i giocatori di Kenny Atkinson sono riusciti a rimanere calmi e sicuri delle loro forze fino alla fine della partita. Con un punteggio di 12-0, Cleveland è ora al 6° posto nella classifica delle migliori partenze della storia, dietro ai Warriors (2015), ai Rockets (1993), ai Capitals (1948), ai Mavericks (2002) e ai Celtics (1957). La storia è in divenire in Ohio.
– Record stagionale per Donovan Mitchell. Con 36 punti, l'ex giocatore di Louisville ha stabilito il suo record di punti in questa stagione e si è permesso di fare lo stesso anche sul rimbalzo con 8 ricezioni. Il Cavaliere è riuscito a cancellare le divagazioni del compagno Darius Garland, questa sera in difficoltà sui tiri ma “frizione” nonostante tutto.
– Chicago ha dato tutto. Con tre major five con più di venti punti, Nikola Vucevic (20), Coby White (20) e Zach Lavine (26) avranno provato di tutto, ciascuno nel proprio albo. Il quarto quarto di Zach Lavine (11 punti) ha avuto il merito di far impallidire i Cavaliers, ma con 20 palle perse i Bulls non sono mai riusciti ad aumentare di tanto in tanto il loro vantaggio nel punteggio.
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.