Shea Weber si è sentito tradito da David Poile dopo lo scambio del 2016

Shea Weber si è sentito tradito da David Poile dopo lo scambio del 2016
Shea Weber si è sentito tradito da David Poile dopo lo scambio del 2016
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Prima di essere ceduto al Montreal, Shea Weber era il leader del suo club a Nashville.

Aveva giocato tutte le partite della sua carriera con la divisa dei Predators ed era anche il capitano del club.

Weber ha così maturato un sentimento di appartenenza al Preds, il che è normale.

Ecco perché nell’estate del 2016, quando venne acquistato dai Montreal Canadiens, Weber fece fatica a digerire l’operazione.

Marc Dumont lo conobbe quell’estate ai Mondiali, prima del suo arrivo ufficiale a Montreal (il torneo si era giocato in estate).

Detto questo, lo stesso Marc Dumont era nel podcast del collega JB Gagné e ha detto che Weber in quel momento non era felice:

Non era felice di ritrovarsi a Montreal. Si è sentito tradito da David Poile. –Marc Dumont

Andate ad ascoltare l’episodio del podcast. Ne vale la pena:

Sicuramente deve essere frustrante in quel momento.

Weber era molto apprezzato a Nashville e gli piaceva giocare lì.

Vedere il tuo GM scambiarti altrove quando sei il capitano e quando hai un ruolo così importante, deve far male…

Ma Weber può consolarsi dicendo che anche lui ha avuto una splendida carriera con la divisa canadese.

Ha indossato la “C” sulla maglia, ha portato il canadese alla finale della Stanley Cup… E si è fatto degli amici.

A questo livello, da notare che Suzuki, Caufield, Evans, Gallagher, Anderson e Armia saranno presenti questa sera per la sua introduzione ufficiale nella Hall of Fame:

I giocatori dei Canadiens prenderanno l’aereo dopo la partita di Buffalo per andare a Toronto.

Vogliono sostenere il loro ex capitano… E questo dimostra quanto quest’ultimo abbia avuto una grande influenza sui suoi compagni di squadra a Montreal.

Facendo un passo indietro… Non è stato poi così male, essere ceduto a Montreal!

A raffica

– Le tre stelle della settimana in NHL:

– Finora non è niente di famoso.

– OH!

– Era ora…

– È pazzesco lo stesso!

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