Senza Manuel Akanji, rimasto in panchina, il Manchester City ha subito la quarta sconfitta consecutiva in tutte le competizioni sabato in casa del Brighton (2-1). Una brutta serie senza precedenti per Pep Guardiola e i quattro volte campioni d’Inghilterra in carica.
Il Liverpool ha colto l’occasione e ha ampliato il proprio divario in testa alla Premier League con una vittoria per 2-0 ad Anfield contro l’Aston Villa, la nona in undici partite di campionato. I Reds e il loro nuovo allenatore Arne Slot hanno ora 28 punti, cinque in più del Manchester City.
“Abbiamo perso di nuovo, quindi dobbiamo rimetterci in sesto, (passante) la sosta per le Nazionali e la speranza che i nostri giocatori tornino in forma”, ha auspicato Guardiola alla BBC. L’allenatore spagnolo, alla guida dei Citizens dal 2016, aveva già un piede per terra dopo le battute d’arresto contro il Tottenham (2-1) in Coppa di Lega, il Bournemouth (2-1) in campionato e poi lo Sporting Lisbona (4-1) ) in Champions League.
Punito da un coaching ispirato
La nuova delusione, a Brighton, è tanto più difficile da digerire visto che la sua squadra ha aperto le marcature velocemente prima di arrendersi in modo piuttosto incomprensibile contro gli offensivi Seagulls. “Abbiamo avuto la fortuna di avere successo qui negli ultimi otto anni. “È ora di mostrare carattere, indossare gli stivali e buttarsi nel fango”, ha detto il difensore Kyle Walker. Al rientro dalla sosta per le Nazionali, ci sarà una ripartenza dura con l’arrivo del Tottenham il 23 novembre, poi la trasferta del Liverpool il 1° dicembre.
Il nuovo allenatore del Brighton, il tedesco Fabian Hürzeler, aveva ispirato un allenatore: Joao Pedro ha segnato dodici minuti dopo essere uscito dalla panchina dei sostituti (78esimo, 1-1), poi il brasiliano ha inviato un assist a Matt O’ Riley (83esimo, 2-1), un altro concorrente. Il risultato finale premia la grinta del Brighton, molto più intraprendente nella ripresa, ma a lungo frustrato dalle parate di Ederson davanti a Jack Hinshelwood (52°) e Kaoru Mitoma (69°) in particolare. Gli ospiti sono sembrati perdere intensità durante una partita iniziata nel migliore dei modi grazie al 75esimo gol segnato in Premier League da Erling Haaland (23esimo, 0-1).
Alla fine vince il Wolverhampton
In serata, il Liverpool continua i tormenti del Manchester City, contemporaneamente a quelli dell’Aston Villa, con i gol di Darwin Nunez (20esimo) e Mohamed Salah (84esimo). I Reds continuano a vedere la vita in rose con questa quindicesima vittoria in 17 partite in tutte le competizioni.
L’unico lato negativo è arrivato dall’infortunio del difensore Trent Alexander-Arnold nel primo tempo. Il suo sostituto Conor Bradley è miracolosamente scampato a un rigore dopo aver tirato la maglia di un avversario nell’area del Liverpool allo scoccare dell’ora.
Al contrario, l’Aston Villa prosegue la terza partita senza vittorie in Premier League (due sconfitte e un pareggio), che rimanda il club di Birmingham all’8° posto.
Nel pomeriggio, il Wolverhampton ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale, a spese del Southampton ultimo in classifica (2-0), con gol di Pablo Sarabia e dell’ex Sédunois Matheus Cunha. I Wolves restano in zona rossa (18esimo con 6 punti) ma tornano un passo dietro al Crystal Palace (17esimo, 7 punti), prima squadra a non retrocedere, battuta in casa dal Fulham (0-2).
Hanno anche l’Everton (16esimo, 10 punti) nel mirino, lasciando il West Ham con un punto (0-0) e una nuova imbiancatura, la terza in cinque partite. Si tratta di un altro brutto risultato per gli Hammers (14esimo, 12 punti), così attivi quest’estate sul mercato ma così deludenti fin dalla prima giornata.
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(afp)