È una strana lotta quella che il Barça ha deciso di condurre contro l’arbitraggio, se vogliamo credere alle informazioni di Sport. Il club catalano è infastidito dalla gestione del fuorigioco da parte degli assistenti arbitri. Nonostante i risultati impressionanti della difesa alta messa in piedi da Hansi Flick (108 fuorigioco causati e 14 gol annullati grazie al VAR in questa stagione) il club deplora un abuso della politica del “lasciare giocare”. Questa strategia, applicata dall’introduzione del VAR, consiste nell’alzare la bandierina solo al termine di un’azione per evitare di svantaggiare la squadra in attacco. Sebbene ciò sia comprensibile per le situazioni dubbie, il Barça critica il fatto che questa pratica venga utilizzata anche in caso di fuorigioco evidente.
Fuorigioco segnalato troppo tardi?
I difensori blaugrana, spesso posizionati vicino alla linea di metà campo, devono quindi effettuare corse intense in caso di passaggio alle loro spalle. Questo mercoledì contro la Stella Rossa, almeno due situazioni di questo tipo hanno comportato uno sforzo fisico inutile per la difesa. Giocatori come Koundé o Íñigo hanno così potuto attingere inutilmente alle loro riserve. Dopo la partita di Belgrado, Flick ha espresso il suo fastidio. “Non mi piace dover tornare indietro in certe situazioni…” ha confidato, prima di moderare il suo intervento ed evitare critiche dirette agli arbitri. Il Barça percepisce una tendenza tra gli assistenti a fare eccessivo affidamento sul VAR, che secondo loro mina il loro stile di gioco fisicamente impegnativo.
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Per riassumere
Il Barça non è soddisfatto dell’arbitraggio, secondo quanto riportato dalla stampa catalana. E questo per un motivo ben preciso. Il club blaugrana, infatti, non apprezzerebbe la tendenza a lasciar giocare dopo dei fuorigioco, per quanto evidenti.
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