al raduno dell’ultima piazza finale di un Masters 1000, Ugo Humbert cambia status a Parigi

al raduno dell’ultima piazza finale di un Masters 1000, Ugo Humbert cambia status a Parigi
al raduno dell’ultima piazza finale di un Masters 1000, Ugo Humbert cambia status a Parigi
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ANALIZZARE – Semifinalista in un Masters 1000 per la prima volta in carriera a 26 anni, il numero uno francese sta maturando, al momento giusto.

Non c’è modo di fermare Ugo Humbert. 24 ore dopo aver eliminato Carlos Alcaraz, il favorito del torneo, Messin ha dominato l’australiano Jordan Thompson, ospite a sorpresa dei quarti di finale. Una vittoria netta e quasi impeccabile per 6-2, 7-6. Humbert si qualifica per la prima volta agli ottavi di finale del Masters 1000 dove sabato incontrerà Karen Khachanov.

Aveva fallito in questa fase della competizione tre volte prima. Già vincitore di due ATP 500 e di sei titoli nel grande circuito, l’anziano leader francese, attualmente 18esimo nel mondo, sta vivendo la sua stagione più completa a 26 anni. Resta da brillare nei grandi eventi. E soprattutto negli Slam, dove non ha mai fatto meglio dell’8° finalista (2019, 2024).

La sua impresa contro Carlos Alcaraz (vittoria per 6-1, 3-6, 7-5), giovedì sera in una rovente Accor Arena, potrebbe fargli cambiare dimensione. “Era da molto tempo che cercava un grande risultato in un grande torneo, scivola il suo allenatore Jérémy Chardy. La vittoria contro l’Alcaraz gli ha dato molta fiducia. Ha due partite ancora da sognare. Ha fatto progressi in tutti i settori. È stato l’anno in cui ha vinto più partite (38). Sa cosa deve fare in campo.»

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Sulle orme di Tsonga?

Sicuro delle sue forze su una superficie veloce che gli piace, il Lorena si trova a suo agio contro i migliori. Ora è a 5 vittorie e 5 sconfitte contro membri dei primi 5 al mondo. Aveva già sconfitto Daniil Medvedev, allora numero 2 del mondo, all’inizio del 2022. Se manterrà il livello di gioco mostrato contro l’Alcaraz, Messin potrebbe sognare di succedere a Jo-Wilfried Tsonga, ultimo francese incoronato a Bercy nel 2008.

Il numero 18 del mondo, uno dei giocatori francesi più apprezzati del circuito, si è trasformato in un fiero guerriero contro il numero 2 del mondo. E questa settimana anche il sorridente ed estroverso Messin ha mostrato carattere dietro le quinte. Colpito per essere stato retrocesso in campo 1 durante il suo secondo turno contro il qualificato Marcos Giron (6-3, 6-3), ha confidato il suo fastidio. “Sono rimasto ovviamente deluso dalla programmazione, e anche un po’ sorpreso. Sono una brava persona. Quindi, a volte, viene usato un po’ contro di me”.

Un leader meglio circondato anche dall’emergere in particolare degli aspiranti Arthur Fils e Giovanni Mpetschi Perricard: “ C’è un buon ripieno! È fantastico avere Arthur (Fil) che è lì, sia per me che per il tennis francese. Ci tiriamo su. Mi è mancato quando sono arrivato ed ero 25esimo ed un po’ solo (nel 2021). »

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