“È così facile colpire il PSG”, si rammarica un’associazione partner del club

“È così facile colpire il PSG”, si rammarica un’associazione partner del club
“È così facile colpire il PSG”, si rammarica un’associazione partner del club
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Hermann Ebongue, presidente di Sportitude e partner del PSG nella gestione delle questioni relative al razzismo e all’omofobia, ritiene che il club della capitale abbia svolto un vero e proprio lavoro approfondito sull’argomento. E che gli eccessi contro Strasburgo non debbano farci dimenticare tutto.

“È così facile colpire il PSG.” Queste le parole di Hermann Ebongue, presidente di Sportitude France e partner del club della capitale nella gestione dei temi del razzismo e dell’omofobia.

Questo rappresentante dell’associazione assicura che “dal 2010” il club “lavora” su questi temi legati alla discriminazione in ambito sportivo. “Condanniamo ovviamente i problemi verificatisi sabato sera”, ha detto Hermann Ebongue. “Ma il club è molto impegnato su questi temi. Ridurre gli incidenti accaduti sabato sera al Parco dei Principi a un lavoro non svolto dal club è totalmente sbagliato. Da anni il club è impegnato soprattutto in iniziative locali ma anche il grande pubblico con azioni pubbliche in occasione delle giornate di sensibilizzazione e di lotta contro la discriminazione”, commenta Hermann Ebongue a RMC Sport, riferendosi alle uscite mediatiche di Yohan Lemaire, presidente dell’associazione Football Together.

“E’ sempre prima della partita contro l’OM che succede questo, è un caso eccezionale”

“Tutte le partite di Champions League e campionato vanno piuttosto bene, è sempre prima della partita contro l’OM che succede questo, è un caso eccezionale”, continua. “Stiamo lavorando su questi temi e siamo pronti a confrontarci e a collaborare con le autorità e le associazioni competenti”.

Questo rappresentante dell’associazione sottolinea che il Parco dei Principi è diventato un luogo molto sicuro e che “i problemi legati a questi temi di discriminazione sono diminuiti del 98% rispetto al 2010”. Queste canzoni erano sistematicamente presenti sugli spalti del PSG ad un certo punto e ritornano solo oggi in modo “eccezionale”, in particolare prima delle classiche contro l’OM. Per questo rappresentante dell’associazione partner, il PSG “fa il lavoro” e resta un club che “si mobilita su questi temi”.

Mentre il dibattito sull’omofobia nel è tornato alla ribalta questo fine settimana, l’associazione Stop Homophobia ha presentato una denuncia anche contro la Lega Calcio Professionistica (LFP), l’emittente televisiva DAZN e un tifoso del PSG, dopo gli cori durante la partita PSG-Strasburgo. Una denuncia contro

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