“Titolo meritato”, “Soffitto di vetro rotto”, “Strike”, “Finale non delle migliori”: la stampa belga ripercorre l’incoronazione dell’Unione nella Croky Cup

“Titolo meritato”, “Soffitto di vetro rotto”, “Strike”, “Finale non delle migliori”: la stampa belga ripercorre l’incoronazione dell’Unione nella Croky Cup
“Titolo meritato”, “Soffitto di vetro rotto”, “Strike”, “Finale non delle migliori”: la stampa belga ripercorre l’incoronazione dell’Unione nella Croky Cup
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Per tutto il lavoro svolto da quando Felice Mazzù ha riportato il club in D1A, questo trofeo è più che meritato. È quanto ha affermato venerdì mattina all’unanimità la stampa belga.

Nelle nostre rubriche, così come in quelle di La Libre Belgique e L’Avenir, parliamo del soffitto di vetro che Machida ha rotto segnando l’unico gol della partita nei minuti di recupero del primo tempo. “La generazione Moris ha vinto il titolo che meritava. […] Il Saint-Gillois ha vinto una finale che gli permette di aggiungere una riga ad una lista che meritava qualcosa di diverso da “campione di D2” e “campione di D3” nella sezione 21° secolo. Il calcio non è una questione di merito, ma questo titolo lo è. Premia un ottimo campionato dove i gialloblù hanno sconfitto l’Anderlecht nei quarti di finale e il Bruges in semifinale. Soprattutto, corona tre anni in prima linea nel calcio belga da parte di una squadra che ha rinfrescato la nostra élite, dal suo ritorno in P1, anche se ha saltato le ultime due stagioni consecutive. noi scriviamo.

Tra i colleghi di - si parla di “sciopero sindacale”: “Una prima Coppa del Belgio dal 1914, un biglietto per gli spareggi di Europa League e un’enorme pressione che si dissipa prima della decisiva trasferta di lunedì a Bruges. Grazie ad un gol di Machida, gli Unionisti segnarono un gol allo stadio Roi Baudouin,” scrivi ai nostri colleghi.

L’Union Saint-Gilloise può assaporare la vittoria nella finale di Coppa: “Quando guardiamo nello specchietto retrovisore, è davvero eccezionale”

“Heysel piange di felicità”

Nel nord del Paese, il Nieuwsblad considera l’Unione come un club “separato e unico”. “Chi non voleva che l’Unione vincesse questa Coppa?”, si chiedono i media fiamminghi: “Per quasi un secolo, i tifosi del club, che divenne undici volte campione tra il 1904 e il 1935, guardarono con invidia ai successi dell’Anderlecht. Anche il vicino RWDM vinse un titolo nazionale in questo periodo. Per troppo tempo, il club un tempo di maggior successo del paese ha avuto un posto solo come modesto supplemento. Fino a giovedì 8 maggio, una giornata che rimarrà scritta a lettere maiuscole nella storia dell’autentica roccaforte del calcio. Un merito della comunità, di forza e di controllo continuo sugli eventi. Grazie ad un autentico allenatore, Alexandre Blessin, tormentato da battute d’arresto private, che è riuscito perfettamente a trovare il giusto accordo con i giocatori,” proseguono i nostri colleghi che sostengono che l’Unione ora deve concentrarsi sullo scudetto, il suo nuovo obiettivo.

“L’Heysel si è tinto di gialloblù e l’Unione ha pianto di gioia”, titola Het Laatste Nieuws. I nostri colleghi scrivono nelle loro colonne che è bastato il gol di Koki Machida in un incontro che non sarà ricordato come “il più bello di tutti i tempi”. Il quotidiano però ricorda una cosa: questo titolo è meritato: “Dopo due titoli mancati, l’Unione ha finalmente vinto il premio tanto desiderato con la Croky Cup. Un premio per tutto il buon lavoro svolto in questi anni, dentro e soprattutto fuori dal campo. Ma non deve fermarsi qui. Abbiamo visto tutti la scorsa stagione cosa può fare la Coppa a una squadra…”

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“Una mancanza di ingegno nei due rettangoli”

Infine, sul Gazet Van Antwerpen, ci si sofferma sulla sconfitta di Anversa: “a finale di coppa ha dato vita ad un bilancio della stagione. Tanta buona volontà e dopo la sosta anche voglia di andare avanti, ma manca l’ingegno nei due rettangoli”. […] Anversa non è riuscita a raggiungere il suo obiettivo per la prima volta. E non è un peccato, contro una squadra che è in lizza per lo scudetto. Mancava una ciliegina sulla torta per coronare due indimenticabili stagioni ad Anversa”.

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