Novak Djokovic non ha ancora vinto un solo torneo dall’inizio del 2024 ma non si lascia prendere dal panico. Dopo l’Australian Open terminato in semifinale contro Jannik Sinner, la sconfitta a sorpresa a Indians Wells agli ottavi contro l’italiano Luca Nardi e lo scontro perso in tre turni contro Casper Ruud nella semifinale di Monte-Carlo , ecco il numero 1 del mondo nuovamente impegnato in un torneo.
Venerdì Djoko inizierà il suo viaggio in questo Masters 1000 a Roma contro il francese Corentin Moutet o contro il russo Roman Safiullin. Scegliendo di saltare il Masters di Madrid la scorsa settimana per tornare ad allenarsi a Belgrado, il 36enne serbo ha apparentemente fatto tutto il possibile per essere in forma quando voleva. “Sono sulla buona strada per essere al massimo della forma al Roland Garros” ha dichiarato mercoledì in una conferenza stampa a Roma.
Spero di giocare meglio qui che a Monte-Carlo
“Ho fatto un buon blocco di allenamenti (dopo Monte-Carlo), spero di giocare meglio qui che a Monte-Carlo, l’obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Vedremo cosa succede“, ha continuato il serbo, già concentrato sui suoi obiettivi principali per la primavera e l’estate: “Sono contento di come sono andati gli ultimi quattordici giorni in vista del Roland Garros, di Wimbledon e delle Olimpiadi, per me un blocco importante. Questo è il blocco per cui ci prepariamo di più.“
Il detentore del record per numero di titoli Slam si avvicina quindi a questo Masters di Roma come trampolino di lancio verso i suoi prossimi obiettivi. Ma se Djokovic, dalla fine degli Australian Open, ha privilegiato gli allenamenti, sa che nulla sostituisce il ritmo della competizione. “Allenarsi con gli sparring partner non è la stessa cosa che giocare contro i migliori giocatori del mondo” ammette.
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Djoko spera di ritrovare Nadal al Roland Garros
Nella capitale italiana questa settimana sarà una delle principali attrazioni in campo. Accanto al suo miglior nemico, un certo Rafael Nadal, che punta già a ritrovare alla Porte d’Auteuil a fine maggio. “Questa è probabilmente una delle sfide più grandi che puoi affrontare sul circuito” spiega Djokovic, mentre elogia il maiorchino che quest’anno giocherà il torneo Roland-Garros per l’ultima volta nella sua immensa carriera.
“La tenacia e l’intensità che porta in campo, soprattutto lì, sono qualcosa che si è visto molto raramente, credo, nella storia di questo sport. Sono sicuro che questo torneo sarà molto emozionante per lui, come probabilmente lo è stato a Madrid e lo sarà qui a Roma. Ma lì in particolare, per i record che detiene.“
Fino ad allora, Djoko e Rafa dovranno acquisire fiducia e ritmo per affrontare questo secondo Grande Slam dell’anno nella migliore condizione possibile. La strada per Parigi passa per Roma.
