il malessere di Marcus Thuram fa fatica a Didier Deschamps

il malessere di Marcus Thuram fa fatica a Didier Deschamps
il malessere di Marcus Thuram fa fatica a Didier Deschamps
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Il lupo cattivo nel club e la pecora nera nel blues. Quattro anni dopo la prima scelta di Marcus Thuram per la squadra francese, i tifosi francesi stanno ancora aspettando. Vedremo un giorno la versione migliore del milanese, quello arrivato spudoratamente in Italia un anno fa, prima di diventare il nuovo beniamino dei tifosi nerazzurri? Diciamo che per il momento Thuram fatica a liberarsi delle zone d’ombra quando mette piede nella selezione, il che si spiega in parte con l’assenza di un altro numero 9 al suo fianco, come capita all’Inter con Lautaro Martinez.

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Quest’estate, Didier Deschamps ha ancora rischiato di nominarlo titolare agli Europei. Un’idea che in realtà non ha trovato alcuna estensione nel campo. Abbastanza normale durante le sue partite contro Austria, Olanda, Polonia e Belgio, Thuram è stato infine declassato, osservando Kolo Muani che lo interrogava dalla panchina dei sostituti. Il mese scorso, contro il Belgio, il tecnico francese gli ha offerto una nuova occasione per esprimersi. Aveva dimostrato buona volontà, un complimento terribile quando si conoscono le qualità del giocatore. Quella sera, del resto, la luce è arrivata ancora una volta dalla panchina, e in particolare da Kolo Muani.

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Didier Deschamps è consapevole della scarsa efficienza del suo giocatore

Questa domenica in conferenza stampa, Didier Deschamps è stato invitato a commentare la situazione del suo giocatore, frustrante per tutti: è sempre meglio se lo fanno (gli aggressori) segno. Per quanto riguarda Marcus, è molto efficace con il suo club, anche in un sistema molto particolare… Ha un passo da fare quiosserva Deschamps. Ha avuto un piccolo problema dopo l’ultima partita di campionato, oggi sta meglio. Ma quando arrivano i giocatori della nuova generazione, non dobbiamo né spingerli né condannarli. Come Michael (Olise), il suo potenziale è enorme, ma per i giocatori offensivi il divario è maggiore. Hanno quasi l’obbligo di essere decisivi. Ci vuole tranquillità per compiere il gesto con la massima calma possibile.

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Ovviamente Deschamps è ben consapevole che il suo giocatore non ha ancora espresso tutto il suo potenziale nella selezione. E invita ancora alla pazienza, ancora una volta: “Marcus ha avuto tante occasioni ma sfortunatamente non sono diventate gol. Hai bisogno di fiducia. Poi non è titolare in tutte le partite, ma ha anche altre qualità: è generoso, può giocare in più ruoli… Ma potenzialmente, per quello che è capace di fare, resta molto interessante. Anche concretizzarlo al più alto livello internazionale richiede tempo. » Da parte sua, Aurélien Tchouameni non sembra preoccuparsi del suo compagno di squadra: “È un grandissimo giocatore, lo dimostra al club. Qui è uno schema di gioco diverso, ma sappiamo che appena entra in campo per noi è un’arma offensiva in più”. Avrà sicuramente una nuova opportunità per dimostrarlo domani contro il Belgio, per la sua 27esima selezione. Con la speranza di segnare il suo 3° gol per i Blues.

Pub. IL 13/10/2024 18:07
Aggiornamento 13/10/2024 23:11

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