Dejan Velkovic si è lasciato andare in un’intervista a Het Laatste Nieuws. Dopo aver rivelato diversi nomi agli inquirenti, ha fatto lo stesso alla stampa.
L’intervista di Dejan Velkovic fa rumore. Danneggiato dall’operazione “Mani Pulite” e ora pentito, l’agente serbo ha dichiarato forte e chiaro che la stragrande maggioranza del calcio belga è corrotto. Porta sul tavolo alcuni casi concreti.
La prima riguarda l’arrivo di Milan Jovanovic in panchina Anderlecht. All’epoca, l’uomo che chiamavamo “Il Serpente” lasciò il Liverpool per firmare con i Mauves per appena 800.000 euro. “Il consiglio d’amministrazione dell’Anderlecht mi ha chiesto di sviluppare una struttura estera per remunerarli”, spiega Velkovic.
I paradisi fiscali operano a pieno regime
IL Club di Bruges avrebbe utilizzato la stessa strada: “Mi hanno offerto di coprire in parte la buonuscita di Georges Leekens (allora alla guida dei Red Devils) tramite la mia società a Cipro”. Dejan Velkovic aggiunge che il Genk lo ha utilizzato anche per costruire tasse per pagare Peter Maes.
Ma non è tutto: anche la federazione lo sta facendo: “Pensa che sia normale che l’amministratore delegato, in collaborazione con il direttore finanziario e presidente, mi chieda di pagare in parte sottobanco il loro preparatore dei portieri tramite l’estraneo?” si chiede.
I fatti nel mirino dell’operazione “Main Propres” non si limitano ovviamente agli attori sopra citati, la natura interpersonale del calcio belga è purtroppo generalizzata. Ma se i fatti descritti si rivelassero veritieri, il conto potrebbe essere salato.