Voci, controversie, false dichiarazioni: l’enigma di Marcel Hirscher

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Lo sciatore si prepara a fare il suo ritorno.Chiave di volta

Il maestro austriaco, ritiratosi 5 anni fa, è tornato con i colori dell’Olanda. Il suo stato di forma entusiasma il piccolo mondo dello sci alpino.

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“Se c’è uno sciatore che può gareggiare, quello è Marcel Hirscher.” Questa frase è firmata Daniel Yule, consapevole che l’austriaco e i suoi otto globi nella classifica generale della Coppa del Mondo sanno dove sta mettendo le sue spatole.

Per il mostro Hirscher, che per otto anni ha “confiscato” la Coppa del Mondo, è soprattutto questione di puro piacere descrivere il suo ritorno. Ma Daniel Yule non si lascia ingannare: “Anche se dice che torna per divertirsi, ha ambizioni di brillare”.

A forza di sondare sciatori e allenatori, leggendo molteplici opinioni e informazioni dalla Nuova Zelanda, Marcel Hirscher sarebbe stato abbandonato dopo un allenamento deludente. Niente panico, assicura l’austriaco nel programma “Sport und Talk im Hangar 7” su Servus TV, “che gli mancano quasi 4 secondi per assicurarsi la top 15”, rimane fiducioso sui suoi progressi.

“Prima o poi ci sarò”

Marcel Hirscher

Lo specialista di slalom Marc Rochat ha sentito opinioni contrastanti: “Alcuni dicono che sia capace di sciare duro, altri pensano il contrario”.

Parole, disinformazione? Esiste una sola realtà: il cronometro. Ma il periodo di tempo in cui Hirscher è stato lontano dalle piste potrebbe richiedere un periodo di adattamento. Il vodese punta il dito “sul tempo trascorso e sull’evoluzione della materia”. A 35 anni, gli anni hanno messo a dura prova il suo corpo e la sua capacità di tagliare le curve vicine alla perfezione. Ma oggi il ritmo sarebbe troppo sostenuto: “Penso che avrà difficoltà a essere costante”, analizza Marc Rochat.

Ma resta convinto che con la forma di oggi Hirscher possa fare danni:

“Può qualificarsi e ottenere un risultato di primo piano”

Marc Rochat

L’ex stella del Wunderteam assicura che non si tratta più di vincere. Secondo Matteo Joris questi discorsi vanno presi con le pinze: “Sono sicuro che se sarà al via lascerà uscire la bestia che dorme in lui. Marcel è come Valentino Rossi: darà tutto”.

Voci e controversie

Se la questione della forma è un grande punto interrogativo, uno di questi è stato risolto dalla Federazione Internazionale di Sci (FIS): a Hirscher è stata assegnata una wild card per il gigante di Sölden. Può contare sulla clemenza delle autorità FIS per un pettorale favorevole (il 31°) a Sölden. Ma la sua partenza sul ghiacciaio del Rettenbach, secondo le ultime informazioni, è costellata di punti.

Gli sciatori hanno deplorato i privilegi riservati all’ex superstar. Sorse una piccola polemica, ma svanì rapidamente.

Nel frattempo sono emerse altre voci un po’ folli. Alcuni sciatori intervistati ci hanno raccontato di una voce transalpina, apparsa poco prima dell’annuncio del ritorno dell’austriaco. Difficile da credere, ma secondo quanto riferito Hirscher ha ricevuto una grossa somma da due uomini ricchi, appassionati di sport che hanno scommesso sul ritorno di Hirscher. Una storia da prendere con riserva.

Marcel Hirscher in azione.

Marcel Hirscher.Immagine: Instagram

Se altri parlano ancora di una trovata pubblicitaria per mettere in risalto il suo marchio di sci Van Deer, o addirittura di un’operazione di marketing della Red Bull, Daniel Yule vuole essere più logico nel suo pensiero:

“La vita da atleta è ancora bella: siamo coccolati per essere al massimo della nostra forma. Marcel potrebbe aver scoperto aspetti meno piacevoli durante il suo post-carriera.

Daniele Yule.

Le luci della ribalta, uno staff al suo fianco, il futuro clima super carico dei Mondiali di Saalbach (nel febbraio 2025) nel mirino, fattori che possono favorire il ritorno all’attività.

Uno slalomsarà più difficile

Il fantastico sciatore di Annaberg non si è certo iscritto per fare numero. Ha anche espresso il desiderio di gareggiare nel gigante e nello slalom. Ma il suo ritorno con gli sci corti potrebbe essere complicato. “Nello slalom tutto è al limite”, analizza Matteo Joris, “mentre nel gigante c’è più spazio”.

Capisci che il suo talento divino non potrebbe bastare nello slalom. I suoi straordinari piedi non avrebbero più avuto lo stesso dinamismo di prima. Viceversa, da gigante, il suo feeling potrebbe spalancare le porte al secondo turno. “Una top 15 gli farebbe già bene”, conferma Joris.

E se questo ritorno fosse solo un addio? “Non ho avuto un anno d’addio”, ha confessato a Servus TV. È difficile credere che stia tornando al cancello della Coppa del Mondo per salutare i suoi tifosi e prendersi cura della sua uscita.

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