La stagione difficile di Pierre Latour

La stagione difficile di Pierre Latour
La stagione difficile di Pierre Latour
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La stagione da incubo di Pierre Latour continua. Domenica, nel corso della Coppa Agostini, lo scalatore della TotalEnergies ha abbandonato per la 13esima volta stagionale (su 23 partenze). Peggio ancora, il nativo di Romans-sur-Isère è rimasto (prima di condurre e concludere la Coppa Bernocchi questo lunedì al 114esimo posto) in una serie di cinque gare consecutive senza tagliare il traguardo.

A settembre il vincitore di tappa del Giro di Spagna 2016 ha avuto una serie di ritiri: nel Gran Premio dell’Industria e dell’Artigianato, nel Giro di Toscana, nella Coppa Sabatini, nel Giro del Lussemburgo e nella Coppa Agostini, dunque. Una nuova serie cupa dopo anche cinque abbandoni tra marzo e giugno (Parigi-Nizza, Roue Tourangelle, Mercan’Tour Classic, Dwars Door Het Hageland, Baloise Belgium Tour).

“Anche se le strade sono larghe, ha paura…”

Dopo un inizio di stagione promettente (5° nella tappa regina dell’AlUla Tour, vincitore della cronometro del Tour du Rwanda), Pierre Latour si è lasciato prendere dai suoi vecchi demoni. “ Pierre è in fondo al buco e si vergogna di essere un corridore professionista, ha testimoniato il suo capo Jean-René Bernaudeau a Le Parisien. Sai che ha paura in discesa, ma ora va sempre peggio. Era spaventato a morte ogni volta che cadeva. Anche se le strade sono larghe, ha paura. »

Il Drômois ha ancora un anno di contratto con il team TotalEnergies. A fine stagione, è attualmente in programma le Trois Vallées Varesines, questo martedì in Italia.

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