Dopo 5 anni con CH, Nick Suzuki dovrebbe parlare francese, secondo Brendan Kelly

Dopo 5 anni con CH, Nick Suzuki dovrebbe parlare francese, secondo Brendan Kelly
Dopo 5 anni con CH, Nick Suzuki dovrebbe parlare francese, secondo Brendan Kelly
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Il francese tra i membri dell’organizzazione CH è un argomento che attira molta attenzione. Nick Suzuki dovrebbe fare uno sforzo maggiore per parlare francese? Cole Caufield? Anche Jeff Gorton?

Nessuna delle tre figure di spicco del CH ha rilasciato l’ombra di un’intervista completa in francese e questo è qualcosa di incomprensibile, secondo Brendan Kelly, autore di un nuovissimo libro: The CH and its people.

Chi è Brendan Kelly? È un giornalista di The Gazette di origine scozzese. Si è trasferito in Quebec in giovane età e ha imparato la lingua francese per comprendere meglio le persone e la loro cultura.

Oggi, mentre parla molto bene il francese, sta promuovendo il suo libro e ha colto l’occasione per mandare un messaggio ai giocatori canadesi e più in particolare al suo capitano Nick Suzuki.

“Non capisco che Nick Suzuki, il capitano, non impari il francese da cinque anni!” –Brendan Kelly

Questi commenti sono stati raccolti da Mylène Richard, del Journal de Montréal.

Nell’articolo scopriamo la teoria di Kelly sull’importanza del francese. Secondo lui, se i giocatori non capiscono lui, non potranno capire la cultura qui.

Non ha risparmiato nessuno, criticando anche Jeff Gorton, che aveva promesso di prendere lezioni di francese, ma che ancora non ha rilasciato un’intervista e nemmeno risposto ad alcune domande in francese.

È sicuramente un argomento delicato ed è difficile imporre qualcosa come un linguaggio nel 2024 ai giocatori della NHL. D’altro canto, potrebbe esserci uno sforzo maggiore da parte dei giocatori nel comunicare in francese? Certamente. Il CH potrebbe ispirarsi a Jason Maas, l’allenatore dei Montreal Alouettes, che spinge i suoi giocatori a comprendere la storia del calcio in Quebec e li incoraggia a imparare parole ed espressioni in francese. Dopo le vittorie, ad esempio, contano i punti in francese. Questi piccoli gesti hanno unito la squadra sulla strada verso la prima Coppa Grigia in tredici anni.

Il problema più grande a Montreal è che tutto sta assumendo proporzioni esponenziali. Anche se un giocatore fa un passo falso in un’intervista in francese, finirà sulla prima pagina di tutti i giornali della città. Può darsi che parte della cautela provenga da questo aspetto? Forse e dovremmo esserne consapevoli anche noi.

Ci vuole il giusto equilibrio in tutto questo, e Kelly lo chiarisce dal suo punto di vista. Non si aspetta nemmeno che tutti i giocatori siano bilingui.

A raffica

– Si giocherà sul ghiaccio.

– Ahi.

– Dovrà migliorare, questo è certo.

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