nella Seine-et-Marne manifestano la loro sfiducia nei confronti del governo

nella Seine-et-Marne manifestano la loro sfiducia nei confronti del governo
nella Seine-et-Marne manifestano la loro sfiducia nei confronti del governo
-

Par

Paolo Varenguin

Pubblicato il

30 settembre 2024 alle 6:20

Vedi le mie notizie
Segui la Marna

“Macron, Barnier, Bardella e presto, tutta quella spazzatura”, “Emmanuel Macron, presidente dei padroni, vogliamo il vostro licenziamento”… È al suono di numerose canzoni che un cinquanta persone hanno dimostrato il loro malcontento, su appello del Fronte Popolare del Nuovo Chellois, sabato 28 settembre 2024, per le strade di Chelles (Seine-et-Marne).

Hanno marciato per dimostrare la loro sfiducia nei confronti del governo di Michel Barnier e per chiedere le dimissioni del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.

Contesto

Questa mobilitazione avviene poco più di due mesi dopo il secondo turno delle elezioni legislative, il 7 luglio. Nella decima circoscrizione elettorale di Seine-et-Marne, anche il Nuovo Fronte Popolare aveva riscosso un successo raccogliendo poco meno del 70% dei voti.

La causa femminista rappresentata

Il 28 settembre è anche la Giornata mondiale per il diritto all’aborto. Tra i manifestanti, alcune persone portavano cartelli che mostravano il loro sostegno soprattutto alle vittime di violenza di genere e sessuale.
Inoltre, durante i discorsi, alcuni hanno ricordato le loro preoccupazioni riguardo a questo diritto, sancito dalla Costituzione, con l’arrivo del nuovo governo.

Dopo diverse settimane di silenzio, il Presidente della Repubblica ha nominato Michel Barnier Matignonil 5 settembre. Quella stessa sera, a A Chelles si è svolto l’incontro dei sostenitori dei diversi partiti di sinistra. Da qui è nata l’idea di una manifestazione su scala locale.

Video: attualmente su Actu

Questo sabato mattina, alcune decine di persone si sono radunate davanti al Centro Culturale per dirigersi verso la stazione SNCF di Chelles-Gournay.

Motivazioni

Era chiaro che l’annuncio del governo del 21 settembre non aveva convinto tutti i residenti della zona. “ Macron ci prende in giroha indetto le elezioni e non ha ascoltato i risultati”, osa un manifestante nel corteo.

Un altro aggiunge: “ il progetto guidato dal presidente dal 2017 non funziona. Il debito sta esplodendo, così come le divisioni sociali, noi vogliamo altro”.

Alla fine della marcia, è intervenuto il deputato della decima circoscrizione elettorale di Seine-et-Marne, Maxime Laisney (LFI). Per lui “il numero delle persone presenti lo testimonia rabbia nel paese”.

Ha preso di mira il comportamento del Presidente della Repubblica, che ha rifiutato di nominare Lucie Castets, e le scelte operate nella formazione del nuovo governo, nel quale sono state nominate numerose personalità repubblicane. “In ogni democrazia, il Primo Ministro deve provenire dal partito che ha vinto le elezioni. Qui non è così”, ha sottolineato.

Per il prescelto, queste scelte sono a“negazione totale della volontà popolare”, Emmanuel Macron ha “l’obiettivo di portare a termine la sua politica mortale”.

Per quanto riguarda i membri del PCF, parliamo di un “forte disgusto” verso questo governo”,composto da persone di estrema destra “. Per Hervé Agbessi, rappresentante degli Ecologisti e anche lui politico dell’opposizione a Chelles, “Macron e Barnier formano ilfronte antipopolare”,e afferma che il nuovo governo “non parla mai di ecologia”.

Tutti promettono di restare uniti nella lottatanto più che, martedì 2 ottobre, la richiesta di destituzione del presidente della Repubblica dovrà essere analizzata in commissione.

Segui tutte le notizie dalle tue città e media preferiti iscrivendoti a Mon Actu.

-

PREV Campionato di minigolf dell’Occitania ricevuto al 100%
NEXT altra vittoria in Coppa Gers per l’Aignan