Sulla scia di Marchand, a Tolosa prende forma un complesso natatorio ultramoderno

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Il club di allenamento di Léon Marchand, i TOEC Dolphins, sta cavalcando l'onda olimpica per raccogliere i 30 milioni di dollari necessari per costruire la sua ambiziosa Cité de la natation, un complesso ultramoderno che sarebbe unico in Francia.

Vicino allo stadio di Tolosa, tempio di Téfécé, su un'isola nel mezzo della Garonna, la piscina Alfred Nakache, decorata con mosaici art déco degli anni '30, ha visto le prime acque del piccolo Marchand.

Ma questa piscina coperta e la piscina scoperta del Castex non soddisfano più i requisiti di un club di queste dimensioni.

“Primo club francese per il 16° anno consecutivo, 10 Olimpiadi di fila in cui il club fornisce nuotatori alla squadra olimpica francese”, ricorda con orgoglio all'AFP il direttore generale dei TOEC Dolphins, Michel Coloma.

“È una necessità per noi continuare a perpetuare questa eredità e dare alle generazioni future uno strumento che permetta loro di proseguire su questa strada, di formare nuotatori di alto livello”, insiste.

“Il finanziamento è completo, le comunità, la regione, il dipartimento, il municipio sono parti interessate, così come i partner privati ​​e una fondazione”, assicura il responsabile del club, che conta sull'inizio dei lavori nella prima metà del 2025 e sulla messa in servizio a metà del 2027.

– Monitoraggio medico –

Rispetto ad altri complessi natatori di Marsiglia o Antibes, il progetto di Tolosa è innovativo grazie alla presenza di uno spazio sportivo-salute, dove medici e fisioterapisti garantiranno un monitoraggio costante degli atleti.

La Cité de la natation si propone di essere un centro ad alte prestazioni, ma accoglierà anche gruppi scolastici.

Nel malandato corridoio che conduce agli spogliatoi e alla sala pesi dell'attuale sede centrale del club, le glorie del club fondato nel 1908 sono ovunque.

Sulle pareti di questa istituzione familiare sono esposti in ordine cronologico i ritratti di membri illustri, da Alfred Nakache, cinque volte campione di Francia prima di essere deportato ad Auschwitz, a Léon Marchand, cinque medaglie alle Olimpiadi di Parigi, e Jean Boiteux, il primo campione olimpico francese di nuoto.

Nonostante risieda negli Stati Uniti, Léon Marchand è ancora in possesso della licenza dei Dauphins e riprenderà ad allenarsi a Tolosa a metà settembre e fino alla fine dell'anno.

L'effetto Marchand dà impulso al progetto Cité de la natation ma anche alle iscrizioni dei club, in crescita del 30%.

Per diversificare le fonti di reddito, i Dolphins organizzano corsi di nuoto, sfruttando la fama del loro quattro volte campione olimpico.

La richiesta è senza precedenti: in poche ore tutti i posti sono stati prenotati e, novità dell'estate, stanno arrivando richieste di iscrizione da altri Paesi europei e persino dal Messico.

– Piscina olimpionica –

Il sindaco (DVD) di Tolosa Jean-Luc Moudenc ha già promesso quattro milioni di euro ai dirigenti dei Delfini, responsabili dei lavori del progetto: “2 milioni in contanti e 2 milioni per la messa a disposizione del terreno”, quello dell'isola di Ramier, dove verrà costruito l'edificio di cinque piani, su palafitte, zona a rischio inondazione.

Per Kamel Chibli, vicepresidente (PS) della regione Occitania, “dobbiamo andare avanti, abbiamo pepite a livello sportivo ma lacune nella visione e nell'ambizione. I Dolphins del TOEC sono il club francese leader ma non hanno l'infrastruttura per eguagliare il loro track record”.

“Ci saranno altri come Léon Marchand, dobbiamo dare a questo club i mezzi per brillare”, insiste, sperando che il nuovo complesso possa ospitare competizioni nazionali o europee.

“Abbiamo il più grande campione del momento e non possiamo organizzare una competizione a casa sua”, si rammarica.

Al quinto e ultimo piano della futura nave TOEC Dolphins, i progettisti hanno immaginato una piscina esterna con vista sui Pirenei.

Sperano di collocare in questa cornice la piscina delle Olimpiadi di Parigi, dove Marchand ha nuotato e vinto l'oro quattro volte e il bronzo una volta.

Due delle tre piscine utilizzate per le Olimpiadi di Parigi sono state assegnate alle città di Bagnolet e Sevran, nella Senna-Saint-Denis, e Tolosa spera di potersi permettere la terza.

ap/elr/alh

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