Bafétimbi Gomis con Gueïda Fofana con la maglia dell'OL nel 2014 (FOTO AFP / JEFF PACHOUD)
Dopo aver rallegrato l'AS Saint-Etienne e poi l'OL, Bafétimbi Gomis ha approfittato del ritorno del derby per annunciare grandi novità che lo riguardano. L'attaccante ha scelto di ritirarsi a 39 anni.
Bafétimbi Gomis, hai assistito a questo derby vinto dall'OL. Per un motivo particolare, sembra…
Gomis: Sì, è un ritiro e sono molto felice di averlo fatto in questo giorno speciale per il calcio francese e più in particolare per me tra queste due squadre che mi hanno visto crescere.
Cosa ne pensi di questo derby tra OL e ASSE?
Partita molto bella, era da molto tempo che non guardavo una partita di Ligue 1 e ancor meno un derby perché erano due anni che il Saint-Etienne era assente dall'élite francese. È stata una bella partita con una buona intensità, serrata come al solito e poi un attaccante, una volpe di superficie, che è venuto a rompere la serratura del Saint-Etienne.
Sei felice per i lionesi o triste per gli Stéphanois?
Oggi per noi è difficile scegliere una squadra. Saint-Etienne è come mia madre e Lione è come mio padre. ASSE mi ha dato amore, nascita e OL che mi ha educato come un padre e mi ha reso un uomo in grado di viaggiare in modo indipendente.
“Lacazette, un grandissimo giocatore e un grandissimo uomo”
Alexandre Lacazette ha segnato l'unico gol della partita. Deve farti qualcosa vederlo esibirsi di nuovo?
Sì, soprattutto perché l'ho visto arrivare nel girone professionistico, ma era già un bravissimo attaccante. Questa è l'occasione che ha l'OL. Ricevere giovani giocatori che vengono direttamente a confrontarsi con internazionali come Lisandrocome Jimmy Briandcome me, questo è ciò che ha fatto imparare molto ad Alexandre. Aveva questa intelligenza e oggi cerca di trasmetterla anche se non ha avuto l'inizio di stagione che tutti speravamo, ma per il derby c'è. Ti permette di fare ammenda con il pubblico. È uno dei rari giocatori ad essere tornato con successo in un club e questo va sottolineato. Un grandissimo giocatore e un grandissimo uomo.
Ti sei formato al Sainté, che ricordi ti restano?
Vorrei già ringraziare questa società che mi ha dato i natali. Senza il Saint-Etienne non avrei mai potuto sperare di giocare nell'OL. Il Lione era il club dominante in quel momento. Il fatto di essere stato richiesto da questo grande club dimostra che ilASSE mi ha formato bene e mi ha instillato valori che mi hanno servito in questi 20 anni. Non potrò mai ringraziarli abbastanza.
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