Jaume Giro, ex confidente di Joan Laporta durante la sua campagna per diventare presidente del Barça, ha acceso quest’ultimo e ha descritto il club come uno “scherzo” a causa dell’imbroglio sulla mancata qualificazione di Dani Olmo e Pau Victor.
Non passa giorno senza nuove critiche contro Joan Laporta, che martedì dovrà affrontare una mozione di censura. E stanno diventando sempre più violenti. Jaume Giró, ex braccio destro del presidente del Barça durante la sua campagna per le elezioni del 2021, lunedì ha rilasciato un’analisi molto dura contro il leader e il club. Ospite del media catalano DiariARA, ha reagito con violenza alla mancata qualificazione di Dani Olmo e Pau Victor alle competizioni per mancato rispetto del fair play finanziario spagnolo.
“Un club di scherzi”
“Se il Barça invece di essere una squadra di calcio fosse un circo, saremmo grati di vedere che giocolieri e funamboli prendessero le redini della gestione della società”, ha detto. disse graficamente. “Convinti delle loro capacità, applicano alla gestione dell’istituzione le stesse competenze che applicano allo spettacolo che dominano. Camminano su una fune senza rete, senza barra stabilizzatrice e, quel che è peggio, senza equilibrio”.
«In un circolo un tempo virtuoso, ma che oggi punta verso un abisso di avanzi dai quali non riusciamo a fare nemmeno una frittata», prosegue. “La consolazione temporanea potrebbe essere anche peggiore: se le cose continuano così, smetteremo di parlare di giocolieri e inizieremo a parlare di clown. Non saremo lontani dall’essere lo zimbello di tutti, se non lo siamo già”.
Jaume Giró conclude e continua il suo discorso al vetriolo mettendo in guardia sulla cattiva immagine che il club dà alla Catalogna. “Il Barça è più di un club, soprattutto perché la Catalogna è meno di uno Stato”, analizza. “Ma se il Barça continua, come ha fatto negli ultimi anni, determinato a mostrarsi al mondo meno che un club, ma un club di barzellette, l’immagine della Catalogna e di tutti i catalani sarà terribilmente danneggiata”.
Uomo forte nella campagna di Laporta nel 2021, Giró alla fine non è entrato a far parte del consiglio di amministrazione del club dopo la sua elezione. Le differenze tra i due uomini sono apparse su questioni gestionali. Giró non avrebbe nemmeno voluto non essere nominato primo vicepresidente, carica attribuita a Rafael Yuste da Laporta.