Romain Ferrierex direttore tecnico del centro sportivo ed ex allenatore delle Nazionali U17
Girondini di Bordeaux, per Girondins4Ever e prima della partita contro lo Stade Rennaisha dato notizia del suo licenziamento all'inizio di novembre.
« Come stai. Si avvicinano le vacanze di Natale quindi sarà anche un buon momento per tagliare e voltare pagina con delicatezza visto che si tratta di una telenovela durata diversi mesi. Per noi, per come operiamo nel calcio, inizia a inizio luglio per le ripartenze e finisce undici mesi dopo. Quindi questa prima parte di stagione è stata purtroppo, visto quello che è successo per la società, completamente rovinata. »
È stato attraverso i media che si è appreso del crollo del club con la perdita dello status professionale e la chiusura del centro di formazione. Come reagiamo quando apprendiamo tutto questo dall’esterno?
« Vale a dire, siamo subito sorpresi e scioccati perché non ce lo aspettiamo. Ovviamente gestiamo noi l'atleta, non sappiamo esattamente nel dettaglio cosa sta succedendo. Ma viste le ultime stagioni sapevamo che era complicato a livello gestionale, lo avevamo visto. Già alla fine della mia prima stagione al Bordeaux nel 21/22, il club era quasi caduto nel dimenticatoio. Ma lì, nonostante tutto, non ce lo aspettavamo necessariamente. È soprattutto la brutalità di dirsi che è finita, di prendere subito coscienza delle conseguenze che avrà. Anzi, lo sta imparando indirettamente di fatto. Entriamo davvero in un vortice dove immediatamente, al secondo più vicino, appena esce l'informazione siamo bombardati da telefonate di genitori, giocatori, agenti preoccupati. Dicono, cosa sta succedendo? Cosa faremo? Quindi sì, è stato violento impararlo in quel modo. Ma non potevamo lamentarci del nostro destino. Purtroppo le notizie erano cadute, bisognava rialzarsi, cercare comunque di rialzarsi, essere onesti e solidi per i giovani, per i giocatori. Abbiamo una forma di responsabilità, abbiamo creato un legame con loro da diversi anni, ci hanno dato fiducia. E lì, infatti, crolla tutto. Cosa stanno facendo? La prima cosa è che cercheranno di fare domande ai loro contatti che sono le loro famiglie ma anche i contatti a livello del centro di formazione, del collegio e anche gli allenatori. Questo riguarda tutte le famiglie, le preoccupazioni ovviamente sono tante. Cosa faremo adesso? Che ne sarà di mio figlio? Ci sono ancora parecchi giovani che vengono dalla Nuova Aquitania ma nonostante tutto è uno sconvolgimento perché dobbiamo trovare una scuola superiore locale, dobbiamo trovare un club. Poi paradossalmente non erano del tutto liberi quindi erano ancora sotto contratto ma quest'ultimo era scaduto. La situazione era ancora incredibilmente sfavorevole per loro. Stiamo entrando in un capitolo che non conosciamo affatto, la giustizia, la cessazione dei pagamenti, il recupero legale. Adesso mi sono abituato, so tutto a memoria, tutti i passi da fare e quello che abbiamo passato per tanti mesi. »
Trascrizione Girondins4Ever