Olivier Dall'Oglio non è d'accordo con il suo capitano!

Olivier Dall'Oglio non è d'accordo con il suo capitano!
Olivier Dall'Oglio non è d'accordo con il suo capitano!
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I Verdi si sono recati in Bretagna per affrontare la squadra di Jorge Sampaoli. Una trasferta complicata che si è conclusa con una nuova disfatta (5-0). Al termine dell'incontro tra Rennes e ASSE è intervenuto Olivier Dall'Oglio. Ecco le sue parole grazie a radio Bleu Saint-Etienne.

“Sono molto deluso, soprattutto dal comportamento e dal carattere della squadra dopo il rigore” (Dall'Oglio dopo Rennes-ASSE)

“Un'altra disfatta, purtroppo, che non arriva al momento giusto. Sono molto deluso, soprattutto dal comportamento e dal carattere della squadra dopo il rigore. Mi aspettavo più ribellione. So che comunque sono capaci. Ci sarà siate altri, e grandi! Abbiamo una stagione difficile da gestire. Quando ci saranno degli ostacoli dovremo superarli e non crollare l'atteggiamento della squadra.

Cerchiamo di capire la differenza di atteggiamento in casa e fuori. Non c’è la stessa rabbia per vincere. Dovremo lavorare su questo. Non ho tutte le spiegazioni, ma richiede domande individuali per ogni persona.”

“È già complicato in 11 contro 11, quindi giocare in 10…”

Le geste de Cafaro ?È difficile da spiegare! È già complicato in 11 contro 11, quindi giocare in 10 rende le cose ancora più complesse. Questi sono i capricci del calcio, ma dobbiamo essere più solidi. Abbiamo degli infortuni, certo, ma questa non può essere una scusa. Dobbiamo fare meglio. Per Cafaro si tratta più di un riflesso che altro. L'arbitro applica la regola, non ho niente da dire a riguardo”.

Fino ad allora eravamo a posto. Abbiamo avuto la prima possibilità. Poi è vero che a livello tecnico siamo stati insufficienti.

E la risposta di Larsonneur sulla necessità di più lavoro?Sì, il lavoro c'è, sì, non possiamo negarlo. Lavoriamo, ma abbiamo bisogno anche di umiltà e di coinvolgimento in ogni momento. È un’esperienza di apprendimento per alcuni. Dobbiamo essere più forti di così e mostrare una determinazione diversa, soprattutto nel secondo tempo. Oggi è un fallimento collettivo. Il collettivo è la nostra forza. Se lasciamo andare il collettivo, non esistiamo più, ed è quello che è successo. Serve un coinvolgimento totale, da parte di tutti e in ogni momento.”

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