Ma: Lewandowski (10e SP e 90e+2) e Olmo (66e)
Questa volta il passo era troppo alto. La missione troppo complicata, la sfida troppo alta e l'avversario troppo forte. Dopo aver stupito l'Europa inanellando buoni risultati nelle prime quattro giornate di Champions League (vittoria netta allo Sturm Graz, clamoroso pareggio contro il Bayer Leverkusen, sconfitta amministrata a Salisburgo e nuovo successo allo Sparta Praga), lo Stadio Brest ha dovuto rifarsi la sua mente. Di fronte a un Barcellona enorme questa stagione allo Stadio Olimpico di Montjuïc, dove il parco visitatori ha accolto più di 3.000 tifosi tanto bretoni quanto rumorosi, i Pirati hanno logicamente ammesso la loro prima sconfitta in C1. Niente di grave, ovviamente, il Barça resta un grande cliente (secondo in classifica) e la qualificazione agli ottavi o ai play-off è ancora possibile grazie al nono posto provvisorio.
Centesimo gol in C1 per Lewandowski
Fin dal fischio d'inizio, il Brest ha dato tutto per mantenere viva la speranza di un nuovo exploit. Visibilmente sorpreso da questa determinazione e da questa prima ondata di pressione, evidenziata da un tiro al volo fuori porta di Mahdi Camara, il Barcellona prova a reagire. Non ci vuole molto ai catalani per prendere il ritmo, e trovare il difetto: dopo nemmeno dieci minuti, Robert Lewandowski approfitta di un'uscita pasticciata di Marco Bizot per procurarsi un rigore e trasformarlo. In apertura, 1-0 e centesimo gol in Champions per il polacco. La fiaba di Brest in Europa diventa un po' più oscura, ma il contesto diventa quasi più interessante: guidati molto presto da un orco all'esterno, i Pirati saranno capaci di (ancora) battere le probabilità?
Il resto del primo periodo risponde negativamente, con gli spagnoli che appaiono dominanti e ingenerosi nel possesso palla (quasi l'80% a loro favore). Il colpo di testa di Fermin Lopez costringe Bizot alla parata decisiva, il cross di Jules Koundé richiede un tuffo del portiere, il tiro di Raphinha viene respinto, il tiro di Marc Casado manca di poco… Ma almeno i francesi resistono alla pausa e sono ancora in partita quando il l'arbitro fischia l'intervallo. Con un solo ritardo e nonostante un solo colpo in contropiede, il miracolo resta possibile. Lo sanno i tifosi dello Stadium presenti sugli spalti, in un momento in cui i sorsi di birra non si possono più calcolare e sono sinonimo di riposo per la voce.
Pirati noni, catalani secondi
Purtroppo l'inizio del secondo atto non rassicura i valorosi tifosi bretoni che vedono la propria squadra continuare ad essere maltrattata. Bizot deve ancora lavorare davanti a Torres, e Brendan Chardonnet si salva sulla sua linea per evitare una pedina di Dani Olmo, mentre è ancora attivo l'ex Rennais Raphinha. Così, Éric Roy ci prova: alla ricerca dell'impresa, chiaramente possibile visto l'impegno e il cuore dei suoi giocatori, l'allenatore fa un cambio ancor prima dell'ora di gioco. Solo che le scelte del tecnico non pagano, visto che Olmo finalmente ce la fa la differenza con un sublime tiro di palla che mistifica Chardonnet a spegnere definitivamente la suspense.
La riduzione del punteggio annullato per fuorigioco di Mathias Pereira Lage e l'errore di Torre non cambiano nulla né nella vicenda, né nella conclusione: semplicemente inferiore al suo ospite, che non ha nulla di infamante viste le divergenze di bilancio e di personale, il Brest deve ammettere la sconfitta pagando a caro prezzo i suoi errori. Iper sereno e senza troppi difetti convincenti, il Barça di Pedri non trema forte del consueto livello. In casa, i locali si sono anche permessi di gestire la differenza reti con Lewandowski che ha segnato una doppietta nel recupero, realizzando in particolare un magnifico controllo orientato. I finisteriani che si sono recati in Catalogna potranno comunque concludere la serata continuando la festa e non avranno quindi nulla da rimpiangere, loro che hanno ancora diverse partite europee da godersi.
Barcellona (4-3-3): Pena – Martin (Secchio, 79e), Martinez, Cubarsí, Koundé – Pedri (De Jong, 88e), Casado, Lopez (Torre, 79e) – Olmo (Gavi, 68e), Lewandowski, Raphinha. Allenatore : Flick.
Brest (4-3-3): Bizot – Lala, Chardonnet, Il Cardinale, Haïdara – Fernandes (Martin, 78e), Camara (Faivre, 70e), Magnetti – Doumbia (Pereira Lage, 70e), Ajorque (Del Castillo, 78e), Sima (Baldé, 59e). Allenatore : Roy.
Éric Roy è rimasto stupito dal livello del Barça