perché Dominique Rocheteau non vorrebbe avere la vita di Kylian Mbappé

perché Dominique Rocheteau non vorrebbe avere la vita di Kylian Mbappé
perché Dominique Rocheteau non vorrebbe avere la vita di Kylian Mbappé
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Ospite del Super Moscato Show, questo lunedì su RMC, Dominique Rocheteau, ex cannoniere della squadra francese e della grande squadra del Saint-Etienne negli anni '70-'80, ha paragonato la sua celebrità con quella di Kylian Mbappé oggi. E l'ex giocatore, 69 anni, soprannominato l'Angelo Verde, non invidia affatto il centravanti del Real Madrid.

Dominique Rocheteau ha fatto sognare il pubblico con le maglie di Saint-Etienne e PSG. L'ex attaccante dai capelli folti è stato una delle stelle del calcio francese degli anni '70 e '80, giocando in particolare la finale di Coppa dei Campioni (ex Champions League) con i Verdi nel 1976 e vincendo l'Europeo con i Blues nel 1984, al fianco di Michel Platini, Alain Giresse e Luis Fernandez. Ma quello soprannominato “l'Angelo Verde” viveva allora la sua notorietà con tutta tranquillità. Lontano dai social network, dal clamore mediatico e dalle onnipresenti richieste che fanno oggi parte della vita quotidiana dei calciatori professionisti.

Ospite del Super Moscato Show questo lunedì su RMC, in occasione dell'uscita del suo libro “Foot sentimental” (pubblicato il 19 ottobre da Le Cherche-Midi), Dominique Rocheteau ha paragonato il suo tempo a quello vissuto dalla generazione di Kylian Mbappé. Un mondo monitorato e commentato nei suoi più piccoli dettagli che non avrebbe voluto conoscere nel momento in cui brillava sul rettangolo verde.

“Ecco, mi comporterò un po' da veterano, ma sinceramente no non mi piacerebbe”, ha spiegato l'ex giocatore, 69 anni. “Non voglio paragonarmi a Mbappé, è un giocatore straordinario, ma non mi piacerebbe avere la vita che ha lui, per quello che vedo da fuori. Ai miei tempi il calcio era meno pubblicizzato di quanto lo sia adesso. adesso però era ancora pubblicizzato, c'erano i Mondiali, eravamo abbastanza riconosciuti, era lo sport numero uno. Ma avevo ancora una vita normale, andavo a vedere i concerti. Avevo amici che non facevano calcio e appena ne avevo la possibilità potevo andare all'estero…”

“Noi giornalisti eravamo negli spogliatoi”

Per illustrare la differenza tra il calcio che conosceva e quello di oggi, Dominique Rocheteau cita un aneddoto risalente ai tempi del PSG (1980-1987): “Nel mio libro dico che mi innamorai di una ragazza canadese. per vedere Gerard Houllier (il suo allenatore), avevamo una partita importante e gli ho detto: 'Senti, devo andare a Montreal, perché sta succedendo qualcosa.' partito, sono tornato il giorno prima della partita e ho giocato (…) Oggi sono obbligati a fare attenzione a tutto, anche se è solo dei rapporti tra atleti e spogliatoio, ne ho tenuto un po' amici giornalisti di allora. Ora non è più possibile.

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