Per Bordeaux Le Mag, il giornalista Laurent Brun ha risposto alla domanda di Alain Bauderon, quella di un possibile paragone tra i Girondins de Bordeaux di questa stagione, e la squadra Minots dell'Olympique de Marsiglia.
“Li ho visti giocare tutti al Lescure grazie a mio padre, e quella generazione è stata incredibile. Non pretendo di sapere tutto, ma quando ho visto su Canal questo servizio a loro dedicato, mi ha comunque commosso. Mi sono detto: complimenti a questi ragazzi per averlo fatto. C'era anche un gruppo di amici, anche se ogni tanto si sparavano un po' in faccia. Non avevo necessariamente fatto il parallelo con gli attuali Girondins de Bordeaux, ma l'avevo fatto con la squadra della Ligue 2 due anni fa. Sì, a Marsiglia c'erano solo ragazzi del posto. Conoscevano l'identità, hanno bagnato la maglia, lo hanno fatto. Lo stesso a Strasburgo, con in particolare l’emblematico capitano Dimitri Liénard che ha raggiunto la Ligue 1… È straordinario. Gratitudine per tutta la vita per quelle persone. Non è perché siamo rivali e non necessariamente ci piacciamo a livello sportivo che non dovremmo riconoscerlo. C'è stato un lavoro incredibile, giocatori di qualità, di temperamento… I tempi sono cambiati, c'è chi ha placcato anche la carotide, ma si è guadagnato rispetto, si è ricostruito, anche se allora la società era quasi esplosa. Forse possiamo anche tracciare un parallelo con questo. Tutti i ragazzi che oggi sono ai Girondins de Bordeaux hanno un amore per la maglia. Hanno capito anche una cosa, quale era il peso della maglia, ma anche che non era un handicap, che non doveva esserlo. Inclusi i tanti spettatori sugli spalti e tutto il resto. Non ci entusiasmiamo, ma sono sulla strada dove non peserà più su di loro, anzi metterà loro le ali”
Trascrizione Girondins4Ever
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