Courtois paga Simeone

Il portiere era sotto i riflettori in vista della sfida di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund. La sua situazione di stallo con “El Cholo” è al centro di tutte le discussioni.

Thibaut Courtois era rimasto in silenzio per poco più di tre settimane dopo il derby del Metropolitano, dove dalla tribuna del Frente Atlético gli erano stati lanciati addosso oggetti e accendini, provocando lo stop della partita per diversi minuti. Dopo aver avuto il tempo di riflettere sulla questione e dopo le accuse di Simeone secondo cui il belga avrebbe provocato il pubblico, il portiere del Real Madrid ha parlato martedì.

Courtois risponde a Simeone

“Rispetto l’opinione di Simeone, ma non la condivido. Abbiamo idee diverse su cosa costituisca provocazione. Gli organi direttivi hanno preso la loro decisione e non voglio fare ulteriori commenti.“, ha detto il portiere riguardo alle dichiarazioni dell’allenatore dell’Atlético de Madrid.

Courtois ha avuto un pensiero sugli ultras anche in risposta alla domanda successiva, subito dopo aver dichiarato che non avrebbe commentato ulteriormente l’argomento. Per lui è accettabile una sana rivalità e si diverte con i cori e gli scherzi tra giocatori e pubblico, come quello vissuto con i tifosi dell’Atlético, ma avverte che non c’è limite alla violenza.

“L’importante è che non ci sia violenza. In Belgio ho visto cose del genere, c’è una forte cultura ultra. Non ho problemi con chi tifa la propria squadra e crea rivalità, né con i derby infuocati e le belle atmosfere… Questo mi piace, mi dà più adrenalina giocare in queste condizioni con questi cori, ma sempre nel rispetto di quelli a terra“, ha spiegato, insistendo: “A volte ci sono battute tra il giocatore e i tifosi, e non mi importa se dopo cantano”.