Ligue 1: lo sfogo di Olivier Dall’Oglio

Ligue 1: lo sfogo di Olivier Dall’Oglio
Ligue 1: lo sfogo di Olivier Dall’Oglio
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Olivier Dall’Oglio, come molti suoi colleghi allenatori, lamenta il proliferare di raggruppamenti e tregue internazionali che creano tagli, ma soprattutto stancano i giocatori che restano dipendenti del club. Ha parlato ieri, in conferenza stampa, del lavoro svolto durante la sosta per le nazionali e dei suoi timori di fronte a questa crescente stanchezza. Uno sfogo calmo, ma pur sempre uno sfogo…

“Per quanto riguarda le selezioni, è vero che a volte è difficile fare a meno di alcuni giocatori, perché ci piace averli con noi per lavorare e progredire. È argomento di discussione, ma è essenziale adattarsi. Come allenatori, questo è il nostro ruolo. Ottimizziamo il lavoro con i giocatori presenti, in particolare attraverso sessioni specifiche per gli attaccanti e analisi video per i difensori individuali e collettive.

Per quanto riguarda la questione della limitazione delle selezioni internazionali, potrebbe essere necessario ridurre il numero dei concorsi, perché diventa troppo restrittivo. I giocatori sono pagati dal loro club ed è importante che restino in forma per noi. Il sovraccarico della competizione porta ad affaticamento e infortuni, il che danneggia lo spettacolo. Dobbiamo trovare un equilibrio per permettere ai giocatori di recuperare”.

Dall’Oglio : “La stanchezza viene più dal jet lag e dai viaggi che dalle partite”

L’opportunità per l’ODO di ricordare che non tutte le selezioni hanno lo stesso approccio in termini di condizioni di viaggio e di riposo per i loro internazionali:

“Ben Old è tornato dopo un lungo viaggio, avendo giocato a Tahiti e ad Auckland. Per lui la stanchezza deriva più dal jet lag e dal viaggio che dalle partite. Per fortuna è giovane e dinamico! Ho già avuto Nazionali che non hanno viaggiato così lontano, ma in condizioni piuttosto difficili, soprattutto per alcuni viaggi in Africa dove l’organizzazione non era ottimale. Hanno dovuto affrontare viaggi lunghi, a volte con attese interminabili tra due voli, o situazioni abbastanza sorprendenti per tornare in Francia Ci hanno messo molto tempo, anche se non c’era una vera differenza di tempo da gestire. Sono stati soprattutto i lunghi viaggi e le attese di 3, 4, anche 5 ore tra due aerei che mi sono già capitati in passato dover gestire questa situazione.


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