Mikautadze, una carenza che non preoccupa l’OL

Mikautadze, una carenza che non preoccupa l’OL
Mikautadze, una carenza che non preoccupa l’OL
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Georges Mikautadze e Alexandre Lacazette, giocatori dell’OL. (Credito fotografico @OetL)

Dovrebbero essere le punte di diamante dell’attacco dell’OL, Alexandre Lacazette e Georges Mikautadze si distinguono per la loro scarsità. Pierre Sage non sembra più preoccupato di così.

Per fortuna c’era l’Europa League, altrimenti la coppia avrebbe zero punti su tutta la classifica. Quando Georges firmò Mikautadze all’OL, tutti hanno iniziato a sognare un’associazione fruttuosa con Alexandre Lacazette. Due tra i migliori marcatori della scorsa stagione insieme nella stessa maglia, tanto da far venire l’acquolina in bocca. Per il momento la federazione si è limitata ad un’ora di gioco contro Strasburgocon un po’ di frustrazione da un lato (Lacazette), molta inefficienza nell’altro (Mikautadze). E anche quando non sono associati, i due marcatori sono lontani dall’riuscire. Per la prima volta in più di dieci anni, il capitano del Lione non ha ancora trovato la rete dopo sei giornate di Ligue 1.

Fortunatamente per Lacazette, la sua doppietta contro il Ranger gli ha dato conforto, visto che ha colpito i pali tre volte in campionato. Sta pagando la mancanza di riposo dopo le Olimpiadi del 2024? Ci assicura che no e che resta soprattutto una questione di fiducia. Il numero 10 ha comunque quello del suo allenatore. Nonostante le approssimazioni tecniche e la continua carenza, Pierre Saggio mantiene il suo capitano negli undici e cerca di lasciarlo in campo il più possibile.

Facendo questa scelta, Georges Mikautadze e Gift Orban, le due soluzioni di scambio, ne soffrono logicamente. Ma è soprattutto verso il georgiano che tutti gli sguardi sono rivolti. Per il suo prezzo, per il suo ritorno nella sua squadra di allenamento e semplicemente per le aspettative. Sbagliando il suo rigore Rennes dal primo giorno, Mikautadze ha perso una grande occasione per lanciare alla perfezione la sua avventuraOL e soprattutto evitare tutte queste domande oggi molto attuali. Dall’inizio della stagione ha avuto sei chiare occasioni da gol sceglieresenza conversioni, uno dei differenziali peggiori del Vecchio Continente in questo inizio di stagione.

Tra sfiducia e un ambiente che non lo aiuterebbe a concentrarsi appieno sull’atleta, l’ex Messin è in fermento. Ma, ancora una volta, Saggio interpreta il ruolo del buon padre che non vuole abbattere il suo giocatore. “Georges cambia status, è giovane e sta imparando, ha risposto il tecnico dopo la vittoria contro Nantes. Il suo periodo di siccità corrisponde a un periodo in cui gioca meno (133 minuti dallo Strasburgo), ma mi sta mandando segnali per avere più tempo a disposizione. Questa è una buona notizia per lui e per la squadra. Le cose sono chiare per chi ha giocato meno e gli atteggiamenti stanno cambiando”.

Nessuna preoccupazione quindi per le fila del Lione. Per il momento, ilOL è riuscito a vincere ultimamente senza i suoi due trigger. Cosa c’è da sperare in giorni ancora migliori in cui i due metteranno gli occhi?

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