Non esiste una vera moralità nel calcio, solo vittorie o sconfitte che guidano il ragionamento. E questo nuovo risultato offensivo del Barça stasera, contro l’Alavés, dovrebbe rassicurare i giocatori di Hansi Flick che dovranno contare su di loro nella corsa al titolo in questa stagione, anche se ci saranno cose da dire anche sulla difesa serale. Una settimana dopo la prima battuta d’arresto in campionato contro l’Osasuna (4-2), i blaugrana hanno fatto a pezzi i poveri Babazorros (0-3), già messo al limite contro il Getafe lo scorso fine settimana.
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Arrivando con boa e fasce, il loro allenatore Luis García Plaza ha pensato almeno di limitare i danni contro il miglior attacco del campionato, ma i meccanici hanno subito sbagliato. Grazie al sinistro ancora sicuro di Raphinha e al colpo di testa ancora distruttivo di Lewandowski, ai blaugrana bastano sette minuti per trovare la chiave su calcio da fermo (0-1, 7°). Ci sono voluti solo altri quindici perché il duo spegnesse la corrente all’Estadio Mendizorrotza. Partito dalla propria metà campo, il brasiliano ha umiliato Abqar con una finta al corpo e ha consegnato un servizio da stella al polacco, dopo aver percorso più di 70 metri (0-2, 22°).
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Visto che l’appetito vien mangiando, Lewandowki ha segnato il 10° gol nella Liga, abbastanza per consolidare più che mai il suo posto in vetta alla classifica marcatori. Questa volta può ringraziare Pedri, il cui passaggio ha innescato il ritardo in inizio azione, e Eric García – entrato al posto dello sfortunato Ferran Torres, uscito infortunato al 4′ -, che lo ha abilmente trovato in mezzo i due difensori centrali così da poter concludere con un cross (0-3, 32°). Così spesso veloce ad illuminare le serate del Barcellona negli ultimi tempi, il capitano Raphinha è stato addirittura vicino a essere un triplo passante decisivo per la quasi quadrupla di Robert Lewandowski, ma il polacco è stato troppo corto sul suo cross (43esimo). Pedri ha mancato completamente il recupero dopo un servizio remoto di Yamal sul secondo palo (45+4). Ovviamente, per il Barcellona, questa partita è servita a ricordare che il pericolo può arrivare da tutte le parti in attacco, e anche dall’entrante Ansu Fati, non lontano dal gol due volte, ma ogni volta disgustato da Sivera nel secondo tempo.
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Tuttavia ha anche messo Hansi Flick di fronte alle carenze mostrate dalla sua difesa questo pomeriggio. In attesa che Wojciech Szczęsny sia operativo, Iñaki Peña ha confermato di essere un solido numero 2, ma non certo un buon numero 1. Quanto a Cubarsi, ha dimostrato di essere ancora a volte troppo verde nella gestione di certe situazioni, come nel caso questo gol è stato rifiutato a Toni Martinez per un fuorigioco preliminare (45esimo), mentre un secondo è stato rifiutato a fine partita. Baldé e Fort hanno spesso fatto la linguaccia contro Vicente e Conechny… Questa sera Alavés ha avuto tante situazioni, ma per fortuna del Barça, troppo poche occasioni, colpa di una goffaggine tecnica permanente che gli ha fatto sfiorare tre volte la cifra. Hansi Flick avrà tutto il tempo per ragionare e trovare soluzioni. Ma intanto il Barcellona resta leader, con tre punti di vantaggio sul Real Madrid.
Pub. IL 06/10/2024 18:11
Aggiornamento 06/10/2024 18:35