Mentre tutti gli algerini attendono la sua scelta, Maghnes Akliouche ha finalmente deciso quale nazione vuole rappresentare. E la persona che ha fatto pendere la bilancia sorprenderà più di una persona.
A soli 22 anni, Maghnes Akliouche, trequartista dell’AS Monaco, sta per fare una scelta decisiva per la sua carriera internazionale. Nato in Francia e formatosi sulla Roccia, il talentuoso binazionale, vice-campione di Francia la scorsa stagione, ha già segnato 4 gol e fornito 5 assist in 22 partite in questa stagione. A parlare però non sono le statistiche del suo club, ma la questione della sua futura selezione nazionale.
Con 10 presenze e 3 gol per gli Espoirs franceseAkliouche era un serio candidato per unirsi alla A. Ha anche partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 con i Bleuets la scorsa estate e ha concluso con la medaglia d’argento. Ma le pressioni da entrambe le sponde del Mediterraneo, algerino e francese, hanno sempre pesato molto sulle sue spalle. Secondo La Gazzetta del FennecSecondo una fonte vicina al giocatore, l’Algeria avrebbe comunque potuto vincere la battaglia grazie ad una combinazione di esempi ispiratori e saggi consigli.
Il clan Akliouche, originario di Bouira, ha valutato a lungo i pro e i contro prima di prendere una decisione definitiva. Ryad Boudebouz, ex nazionale algerino, era già intervenuto poco prima della fine dell’anno La squadra. Il vecchio Fennec lo aveva fatto consigliato a Rayan Cherki e Maghnès Aklioucheappunto, da “ffare la scelta del cuore » e non lasciarsi influenzare. Non è stato però questo messaggio a convincere Akliouche, quanto piuttosto una profonda riflessione con uno dei suoi compagni di squadra.
Un marocchino come esempio
È una persona che vede quasi ogni giorno: Eliesse Ben Seghir, 19 anni. Quest’ultimo, formatosi anche lui all’AS Monaco, ha recentemente scelto di rappresentare gli Atlas Lions. Una scelta scontata che non ha in alcun modo offuscato i suoi progressi, né la sua visibilità nel calcio europeo. I due giocatori avrebbero discusso regolarmente di questo argomento, rafforzando ad Akliouche l’idea che la scelta del cuore non compromette una carriera di alto livello, spiega La Gazzetta del Fennec. Un dettaglio necessariamente succoso vista la rivalità calcistica tra Algeria e Marocco.
Di fronte all’esempio di giocatori come Nabil Fekir, la cui scelta dei Blues non ha portato necessariamente alla carriera sperata nonostante il titolo di campione del mondo 2018, il clan Akliouche sembra aver favorito una decisione al tempo stesso sentimentale e strategica, riferisce l’algerino media.
Se confermata, questa scelta rappresenterebbe un duro colpo per l’Algeria. Con scadenze come CAN 2025 e Coppa del Mondo 2026Akliouche potrebbe diventare il fulcro del progetto algerino.
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