«È motivo di orgoglio», confidano i residenti. In questo villaggio arroccato sulle alture dell’Alta Loira, tra boschi e succhi a perdita d’occhio, la famiglia Marcon è ovunque.
Quindi, quando Paul, il più giovane della famiglia, si prepara a competere nella finale del Bocuse d’or 2025, è un giorno di festa quello che attende a Saint-Bonnet-le-Froid.
Affisso nelle vetrine dei negozi, quasi tutti chiusi a gennaio, un poster: “Tutti insieme con”, scritto sopra la foto di Paul Marcon, accompagnato dalla sua impiegata, Camille Pigot, e dal suo allenatore, Christophe Quantin.
“È motivo di grande orgoglio per il paese”
Questo mercoledì a Saint-Bonnet-le-Froid il sole non c’è, è la nebbia a sostituirlo.
Nonostante le condizioni invernali, tutti gli abitanti vedono chiaramente: “È motivo di grande orgoglio per il paese”, dicono ad ogni angolo di strada. L’occasione, inoltre, per “accendere i riflettori su Saint-Bonnet”, secondo il sindaco Jean-Pierre Santy.
“Tutti i…
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